“Consu e Londra”, il diario olimpico di Consuelo Mangifesta. Day 12
Autore: Lega Volley Femminile
9 Agosto 2012

Ieri, al villaggio olimpico, il momento dei saluti. Quando si chiude un ciclo non è mai semplice congedarsi. Alcune lo hanno fatto con qualche lacrima, altre con la consapevolezza di poterci provare ancora con compagne diverse. Cosa si è sbagliato? Questa la domanda che, senza dubbio, avrà affollato la mente del gruppo azzurro che oggi torna in Italia portandosi dietro il ricordo di Londra, dei Giochi Olimpici, dell’Earls Court gremito e dell’ultima palla caduta nel loro campo che ha decretato definitivamente la fine di un sogno.

Riflettere sì, assillarsi non serve. Soprattutto quando non hai più occasioni per poterti riscattare. E allora spazio ai ricordi, a quelli più belli, ai momenti in cui ci siamo sentiti, tutti, grazie a loro, i più forti. A chi ha sacrificato il proprio tempo, togliendo spazio alla propria famiglia, agli amici, ai figli, per potersi e poterci regalare momenti di gloria, non smetteremo di dire grazie. Non sarebbe giusto. La riconoscenza rende l’animo più nobile.

Ma il futuro è alle porte e a quello dobbiamo affidarci, consapevoli del fatto che non tutto sarà semplice. Ma ci vuole coraggio e qualche sconfitta cocente che ci serva da stimolo per poterci migliorare. Non bisogna guardare a chi, come noi, ha fallito – vedi Cina, Russia o Serbia – ma a quelli che a questa Olimpiade non c’erano e che faranno di tutto per presentarsi alla prossima occasione più forti di prima. Non bisogna aver paura di mancare un appuntamento se si ha chiaro in mente per cosa si sta lavorando, perché non sempre il risultato decreta la forza di un movimento. Il coraggio, la lungimiranza e la pazienza a volte fanno la differenza.

Il Mondiale del 2014 non è così vicino e il tempo, se lo si usa correttamente, è un grande alleato. E allora coraggio!

Consuelo

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