“Consu e Londra”, Consuelo Mangifesta risponde alle vostre domande. Puntata 4
Autore: Lega Volley Femminile
18 Agosto 2012

E’ terminata da quasi una settimana l’Olimpiade di Londra, ma il vostro interesse è ancora vivo. Di seguito pubblichiamo le vostre domande a Consuelo Mangifesta, che dalla capitale inglese ha seguito l’avventura della Nazionale femminile.

Ciao, sono Luca dalla provincia di Mantova. Complimenti per i tuoi commenti veramente competenti… e se ti capita vieni a vedere la Pomì Casalmaggiore il prossimo campionato di A2. Ciao bella!
Grazie Luca, cerco di essere quantomeno comprensibile per tutti. Sicuramente mi vedrai in una delle gara della Pomì, dove mi auguro di poterti ringraziare personalmente. A presto.

Paolo Borri: belle, anzi bellissime partite… speravo dopo la World League in Polonia di vedere alle Olimpiadi lo stesso tipo di riprese e super slow motion, invece niente di niente, riprese penose, pochissimi replay e mai dall’angolazione giusta, praticamente nessuna ripresa da dietro per vedere e capire meglio il gioco. Peccato, e dire che non esiste sport migliore della pallavolo (femminile e maschile) che si presti così bene al replay dato lo sviluppo del gioco pieno di interruzioni. Possibile che non ci sia nessuno che spieghi ai registi come fare? In Polonia c’erano riusciti benissimo, bastava chiedere a loro…
Caro Paolo, onestamente non mi sembrava di aver visto brutte riprese. Le slow motion le ho viste spesso. Certo, non durante il gioco. Lo dice la parola stessa, la slow motion toglie troppo tempo al gioco. Durante gli intervalli, invece, tanti replay e highlights. Ovviamente durante il gioco non hai visto molti replay ma credo siano regole imposte dal Comitato olimpico alla regia internazionale.

Matteo Carnaghi: ciao Consuelo, tornato ora da una mini vacanza, leggo le cose scritte da altri e vorrei anche io dire la mia. Innanzitutto critico la scelta della seconda palleggiatrice della nostra Nazionale: la Rondon dopo aver fatto la riserva a Villa Cortese due anni fa, l’anno scorso ha giocato in A2 e quest’anno ritorna a Villa Cortese, sempre come riserva… un motivo ci sarà, no? Non basta l’altezza a giustificare la sua presenza e trovo il suo gioco scolastico. come può una che ha alzato per un anno in A2, trovarsi ad alzare ad un’Olimpiade? Mistero n°1 (di Barbolini).
Seconda critica: cosa ha fatto la Leonardi a Barbolini per non essere richiamata nel ruolo di libero? E sì che a Busto ha vinto praticamente tutto ed è stata il libero migliore di tutta la stagione in A1… almeno come riserva la poteva portare, no? Mistero n° 2 (sempre di Barbolini).
Terza critica: cosa ha invece fatto Caterina Bosetti per meritarsi, oltre alla inaspettata convocazione, addirittura di partire titolare nella prima partita, salvo poi essere tolta (definitivamente) per far posto alla sorella Lucia? Anche in questo caso parliamo di una giocatrice stabilmente seduta in panchina a Villa Cortese… Mistero n° 3.
Quarta critica: e della Ortolani, non diciamo niente? “Sacrificata” per fare posto alla più giovane Bosetti? Anche se non ha fatto un’ottima stagione penso che la Ortolani avrebbe fatto comodo a Barbolini. Invece, dopo essersi “bruciato” Caterina alla prima partita s’è trovato a guardare la panchina e non trovare valide alternative anche solo magari per cambiare modulo da tre schiacciatrici a due schiacciatrici ed un opposto. Mistero n° 4.
Avremmo potuto fare come la squadra maschile, un dignitoso terzo posto. Invece veniamo a casa ai quarti battuti da una Corea normale, con un allenatore che spero non venga più confermato e una squadra vecchia, quasi tutta da rifare.

Ciao Matteo, anche tu come tanti manifesti le tue perplessità e hai tutto il diritto di farlo. E’ vero, abbiamo perso contro una Corea normale ma proprio per questo ritengo che, con un piccolo sforzo, avremmo potuto vincere anche con questa formazione. Quella che tra l’altro aveva vinto l’ultima Coppa del Mondo e che non sembrava così inferiore alle altre. Non trovi? A presto.

Consuelo

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