Terre Verdiane Volley: il camaleonte Giulia Decordi, jolly verdiano per ogni evenienza
Autore: Lega Volley Femminile
25 Ottobre 2012

Il camaleonte Deco. In senso figurato. Nell’esistenza quotidiana, quest’accezione si attaglia a coloro i quali si adeguano per opportunismo, calcolo e doppio gioco. In questo Terre Verdiane Volley 2012/2013 i mutamenti a cui è sottoposta Giulia Decordi, non a caso soprannominata il Jolly, hanno una vocazione diametralmente opposta. Trasformismo certo, ma a scopo collettivo, comunitario, non egoistico. Spirito di sacrificio puro al servizio della squadra, per l’infinita capacità ad adattarsi in più ruoli, anche nel corso della stessa partita.

Da schiacciatrice di posto quattro, la quale deve attaccare ma pure saper ricevere, a opposto, che, da consuetudine, non riceve e difende poco, ma che offende dalla prima come dalla seconda linea, per finire centrale, funzione di fatica, in cui conta, soprattutto, la rapidità nei perpetui movimenti.

Un ritorno, quest’ultimo, all’alba della propria carriera, quando Giulietta era giovanissima, prima che si trasformasse in attaccante, durante il transito nella Nazionale juniores (campionessa europea), un passaggio repentino (quattro presenze) nella maggiore, i titoli di club, italiani e continentali, vinti a Perugia e a Busto Arsizio, il rifugio in B1 a Vigolzone.

Una trasposizione necessaria, dopo la partenza per Bologna, in Serie A1, della centrale titolare Chiara Lapi, con la più giovane del gruppo, la diciassettenne collega di compito, Fabiana Antignano, in recupero da un infortunio pre-campionato.

“Questo ritorno alle origini, al centro, per me non è stato facile. Era da una vita che non svolgevo questa incombenza, ma per questa squadra e per questo staff tecnico mi metto a disposizione in questa situazione, per così dire, di emergenza. In Coppa Italia mi sono alternata tra opposto e posto quattro, le funzioni a me ormai più congeniali, perché consolidate nelle ultime stagioni, ma va bene così. E’ anche un modo per trovare più spazio. Domenica a Soverato è stato ancor più difficile, perché ho iniziato il primo set come posto quattro e dal secondo parziale in poi sono stata messa al centro” – fa prova di ammissione la Deco, la quale si addentra in un’esauriente e onesta disamina tecnica molto istruttiva, didattica.

“Faccio molta fatica a murare, perché era da tempo che non l’avevo nelle corde dei miei gesti, però mi sto preparando con allenatori i quali mi stanno aiutando nella lettura del gioco e nella lettura del palleggiatore. Nella fase d’attacco, in particolare con la fast, azione non nuova, per chi è anche opposto come me, al contrario, non ho problemi, mentre devo un po’ calibrarmi sui primi tempi” – è la spiegazione didascalica del numero nove verdiano, che, tra quattro giorni, al PalaPratizzoli di Fidenza, incontrerà lo spettro di Verona, ora trasformata per ragioni logistiche ed economiche in Montichiari, dove visse una situazione di fatto simile all’odierna, ma diversa nelle sue modalità e nelle sue radici di fondo.

“In un certo senso sono un’ex, essendo la società e la dirigenza monteclarensi quelle veronesi di allora. Era l’annata 2009/2010. Per me non fu una stagione felice, lasciai la squadra a metà campionato. Mi continuavano a cambiar di ruolo imponendomelo, con autorità, senza ragioni. Tutt’altra condizione e contingenza di quanto sta avvenendo qui al TV Volley, in cui sono stata per prima io a offrire la disponibilità, a seconda delle evenienze, a mutare in corso d’opera le mie posizioni” – ricorda e chiarisce Giulia Decordi, preferendo soffermarsi sul momento della sua compagine attuale, approfondendo le proprie credenziali.

“Siamo una squadra che non molla mai. La testimonianza l’abbiamo data nella sconfitta per 3 a 0 di Soverato, con un terzo set giocato allo spasimo, perso soltanto 28 a 26, con una rimonta incredibile, anche di sette punti. E’ indubbio che dobbiamo ancora irrobustire alcune sicurezze. Abbiamo incontrato tante difficoltà e tanti disguidi, quanto a infortuni, durante la preparazione, soprattutto con la nostra regista Elisa Moncada. Stiamo trovando ritmo e amalgama. Per questo motivo, in prospettiva, sono molto fiduciosa. Pian piano – osserva Giulia – riusciremo a esprimere il nostro gioco. I problemi, ogni genere di problema, poi, quando si scende in campo, per quanto mi riguarda, spariscono, non ci penso, mi concentro solo sull’incontro. Un atteggiamento che cerco di trasmettere alle mie compagne. Quando si gioca, si gioca. Non mi va di perdere, ci metto tutto il mio, ci mettiamo tutto il nostro”.

Nell’immediato orizzonte ci sono due impegni casalinghi consecutivi al PalaPratizzoli. Dopo Montichiari a Fidenza giungerà un’altra sorpresa di questo avvio stagionale, la neo promossa Siamo Energia Ornavasso. “Il fattore campo potrà essere importante. Con San Vito, al tie-break, ci ha dato una grossa mano. Non ci aspettavamo subito così tanto seguito a Fidenza. C’è già, invece, tanta gente che ci segue, con calore. A noi serve tantissimo. Il Systema Montichiari è una capolista inaspettata, perché sulla carta della vigilia era indicato come una buona squadra da media classifica. L’abbiamo incontrata, in casa loro, al PalaGeorge, nel torneo pre-stagionale organizzato da loro, abbiamo vinto – chiosa Decordi – al quinto set, ma era una prova che non fa testo. Entrambe avevamo le formazioni molto rimaneggiate. Sicuramente sarà una sfida avvincente, come da tradizione nella storia recente dei confronti tra i due club. Ornavasso non mi sorprende. L’ho incontrata l’anno scorso in B1 con Vigolzone. Era, già allora, una bella squadra, che in A2, con gli inserimenti opportuni, ha trovato un’eccellente alchimia”.

Come lei, il camaleonte Deco, abile nel commutare movenze e nel trasferirsi in differenti zone d’azione, senza batter ciglio. Raro esemplare, ormai.

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