Il GSO Villa Cortese saluta la Serie A1. Il presidente Giorgio Barlocco “Ripartiremo dalla B1”
Autore: Lega Volley Femminile
30 Aprile 2013

Prima di comunicare ufficialmente, di scrivere nero su bianco in un comunicato rivolto ai media, il GSO Villa Cortese ha voluto incontrare i propri tifosi, quel Popolo del Villa che le ha tentate tutte per continuare a vivere la propria favola.

Guardare i propri tifosi negli occhi e dire loro la verità, con la tipica schiettezza cortesina, era il minimo che i Patron Flavio Radice e Mauro Nava, Main Sponsor da 10 anni con le loro aziende Pietro Carnaghi SpA e MC Prefabbricati, potessero fare.

Il luogo dell’incontro la Sala Consiliare del Comune di Villa Cortese, luogo caro ai tifosi biancoblu perché teatro delle presentazioni di inizio stagione, ieri contemporaneamente è stato fine di una favola ed inizio di una nuova storia.

I tifosi all’appuntamento ci sono arrivati a loro modo: cantando il loro Dale Villa, intonando i loro canti d’amore per il Villa Cortese, sventolando le loro bandiere biancoblu.

Ad aspettarli il padrone di casa il Sindaco Alborghetti, affiancato da Flavio Radice e Mauro Nava, dal Presidente del GSO Pallavolo Villa Cortese Giorgio Barlocco e dall’attuale Amministratore Delegato Davide Goglio.

Imbarazzo ed emozione nella sala, fino al momento in cui Flavio Radice ha preso la parola: “Prima di tutto un grazie a tutti noi. Così come all’inizio dell’anno avevo concluso il mio intervento con un in bocca al lupo a tutti noi. Questa sera parlo come amministratore delegato della Pietro Carnaghi SpA e non come GSO e voglio dirvi che la storia della pallavolo a Villa Cortese per quanto mi riguarda termina oggi. Insieme alla MC Prefabbricati ed all’amico Mauro che è sempre stato al mio fianco, siamo partiti dieci anni fa con l’intenzione di fare qualcosa per la collettività. L’idea non è mai stata quella di sponsorizzare questa società per un’attività commerciale, per promuovere un prodotto. L’idea era legarla fortemente al territorio, legarla a noi, a tutti voi, volevamo dare un motivo di orgoglio alle famiglie di questo paese, volevamo far conoscere una realtà dove la gente si impegna e pensa solo a lavorare. Partimmo con questo progetto, con le prime trasferte impossibili nelle campagne lombarde ed in questi viaggi ero spesso da solo”.

“In un anno ho visto crescere l’affetto e l’interesse della gente, abbiamo provato l’ebbrezza della promozione dalla C alla B2. Da lì è stata sempre un’escalation, una favola in cui oggi scriviamo la parola fine, ma in questo percorso abbiamo toccato tutti i vertici agonistici, sognando ogni volta qualcosa di più grande. Abbiamo provato a vincere, rimanendo sempre Villa Cortese. La parola fine riguarda la mia azienda. In questa stagione è successo di tutto e di più, il 19 ottobre scorso avremmo potuto prendere le distanze ma abbiamo deciso di portare a termine l’anno, onorando gli impegni presi, senza puntare il dito contro nessuno consapevoli che sarebbe stato l’ultimo anno. In questi dieci anni abbiamo scritto un pezzo della pallavolo italiana ed europea e questa storia non è firmata Pietro Carnaghi, Flavio Radice o MC Prefabbricati, è firmata Villa Cortese”.

“Ora è giusto che noi si faccia un passo indietro. Confesso che mi sarebbe piaciuto finire questa storia diversamente, con quelle vittorie che ci sono state negate dalla legge dello sport contro la quale non si può andare”.

Mauro Nava ha interrotto i brividi dei presenti ringraziando per le emozioni vissute in questo decennio in cui ha imparato a conoscere la pallavolo.

Al presidente Giorgio Barlocco il compito di voltare pagina e aprire al futuro con profondo senso di responsabilità: “Il Gso ringrazia le famiglie Carnaghi/Radice e Nava prima ancora che le loro aziende perché in questi dieci anni ci hanno permesso di vivere questa favola che non ci toglierà nessuno. Il GSO e la pallavolo a Villa Cortese devono andare avanti. In questa stagione il movimento femminile è stato messo a dura prova da comportamenti non professionali e non rispettosi verso atlete, staff e tifosi, con società che hanno preso impegni più grandi di quelli che erano in grado di sostenere. Noi vogliamo continuare ad essere lontani da tutto questo ed è per questo che stiamo riorganizzando le nostre fila, con tutto lo staff dei dirigenti del GSO che si è impegnato ad andare avanti. Non ripartiamo dalla A1 perché prima di tutto dobbiamo costruire il percorso per ritornare a quei livelli. Lo faremo con una serie di sponsor che stiamo avvicinando e che sosterranno la squadra di B1 ed il nostro settore giovanile. La squadra partecipante alla terza categoria nazionale e le giovani saranno le leve della nostra attività futura ed è per questo che nei prossimi giorni porteremo avanti gli incontri per avere ferme basi economiche ma anche per costruire nuove sinergie per il settore giovanile con le società del territorio, in primis con Orago nostro partner negli ultimi anni.”

Parole che promettono un futuro alla società che nelle ultime quattro stagioni ha disputato più finali di tutti. Le tre finali scudetto, le tre finali di Supercoppa Italiana, le tre finali di Coppa Italia (di cui due vinte), la finale di Champions League sono allo stesso tempo straordinari ricordi e future mete.

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