E’ nata a Lugo di Romagna il 31 gennaio 1995, vive a Bagnocavallo, è alta 185 centimetri. E dal Settore Giovanile del Volley Bergamo è pronta a fare il grande salto in serie A. Laura Melandri, reduce dal Campionato di B1 disputato con la Camunnia Foppapedretti, andrà a rinforzare il reparto centrale della Foppapedretti per la prossima stagione.
E’ lei a raccontarci come è approdata sul pianeta volley… “Ho iniziato quando frequentavo la terza elementare, vicino a casa. In terza media sono passata alla Teodora Ravenna, l’anno seguente a Bologna e poi sono arrivata a Bergamo. Con la Foppapedretti ho conquistato un secondo posto alla Finale Scudetto Under 16, mentre in Nazionale una medaglia d’argento all’Europeo Pre Juniores e una medaglia di bronzo all’Europeo Juniores lo scorso anno. Ora andiamo a giocarci il Mondiale.”
Prova a raccontarci chi è Laura… “Sono molto istintiva. In campo sono grintosa e penso a fare la mia parte. Mi ritengo una persona umile, sia in campo che fuori. E faccio poca vita sociale… allenamenti e studio riempiono le mie giornate: ho frequentato il quarto anno di Liceo Classico. Ma penso di essere come tutti gli altri ragazzi della mia età, mi piace stare con gli altri e divertirmi. Tempo per hobbies particolari però proprio non ne ho…”
Che cosa rappresenta per te questo salto in alto? “Quando sono arrivata a Bergamo nel 2010 il mio sogno era quello di vestire la maglia della Foppapedretti in serie A. Ma non mi sento un fenomeno per esserci arrivata: questo è il mio punto di partenza. Penso a crescere ancora tanto. Questa è la mia grande opportunità, importante per la mia crescita sia sportiva che come persona.”
Hai però già avuto modo di vivere la serie A da vicino… “Ho avuto l’occasione di allenarmi con le “grandi”, un anno fa mi hanno anche chiamata a far parte del gruppo in una gara in cui non era disponibile Arrighetti e mi sono sempre trovata benissimo. Anche se sono molto giovane, mi hanno fatto sentire parte del gruppo; sono ragazze giovani che ti fanno sentire a tuo agio e il fatto che l’allenatore sia Stefano Lavarini è la ciliegina sulla torta. Lo conosco perché è stato il mio allenatore un anno fa nel campionato di B1.”
E ora quali traguardi ti poni? “Il mio obiettivo è crescere. E dare il mio contributo se avrò un po’ di spazio. Non mi tremeranno le gambe quando sarò in campo, magari mi tremeranno prima… Ma una volta dentro darò tutto.”