È iniziata ieri sera con il raduno e il primo allenamento la nuova stagione della Pallavolo Ornavasso, la prima in serie A1. A tre mesi dalla storica – e per certi versi inaspettata – promozione nella massima serie, il club ossolano s’è presentato ai nastri di partenza con alcune novità, altre in itinere, ma con l’entusiasmo di sempre e l’affetto dei tifosi che hanno voluto essere presenti a testimoniare il proprio affetto per la squadra. «Il raduno segna un primo punto fermo, ma il lavoro prosegue – esordisce il presidente, Gian Luca Morelli –. La nostra è stata un’estate intensa, di riflessione e di impegno su due fronti: quello sportivo innanzitutto e quello, non certo secondario, societario e organizzativo».
Sul versante sportivo le certezze sono lo staff tecnico e lo zoccolo duro della squadra che nell’ultimo biennio ha conquistato due promozioni sul campo e una Coppa Italia di B1. Massimo Bellano, quarantenne di Vasto, è ancora una volta – la quinta – il primo allenatore delle Api, con cui ha condiviso la splendida cavalcata fino all’A1. Al suo fianco ci sarà ancora il vice Matteo Azzini, lo scoutman Alessandro Fontanini e il dirigente Stefano Scruzzi. I nuovi innesti sono Andrea Antonini, team manager proveniente da Villa Cortese e già a Novara, il fisioterapista (anche con l’incarico di preparatore atletico) Marco Zenato, che vanta una lunga esperienza tra Verona e Montichiari, e l’assistente Matteo Marucco.
Il ruolo di chioccia nella squadra, anche per grinta e carisma, grava ancora sulle spalle di Alessia Ghilardi. Il libero ornavassese a 34 anni si gioca la chance di debuttare in A1 con i colori della propria città. A lei il compito di stare alla testa di un gruppo costruito sull’entusiasmo, sulla voglia di lavorare e di emergere, in cui, Ghilardi a parte, la più “anziana” è del 1989. «Abbiamo costruito la squadra con molta pazienza – commenta Massimo De Stefano, da ieri ufficialmente nuovo general manager giallonero –, senza farci prendere dalla fretta, partendo dal concetto che siamo una neopromossa e che dobbiamo costruire un progetto da zero, futuribile e compatibile con il nostro budget. Abbiamo una rosa under 24, con atlete interessanti e di prospettiva. Non abbiamo assilli: puntiamo a lavorare e a crescere, sperando di fare bene».
L’obiettivo è esplorare i margini di crescita delle singole, che comunque non sono del tutto sconosciute, a cominciare da Noemi Signorile, Cristina Chirichella e Giulia Pisani, tutte nel giro azzurro. Signorile, torinese classe ’90, nell’estate sabatica di Leo Lo Bianco è stato ed è il palleggiatore della Nazionale di Marco Mencarelli vincente ai Giochi del Mediterraneo e in lizza per la final six del World Grand Prix. A 19 anni Chirichella, centrale di ruolo, è entrata in pianta stabile tra le Seniores mentre Pisani (anche lei centrale, nata nel ’92) la maglia tricolore l’ha vista allontanarsi solo perché reduce dall’infortunio al ginocchio patito a inizio 2013 a Busto Arsizio. Difendono i colori dei propri Paesi anche Daiana Giorgiana Muresan e Matea Ikic. La romena, classe ’90, viene da Pesaro – come Signorile e Chirichella – ed è l’opposto titolare. La croata già incontrata l’anno scorso contro Frosinone è una schiacciatrice di posto-quattro che a buone potenzialità in attacco accompagna ampie garanzie in ricezione e difesa.
Se Signorile e Chirichella hanno marcato visita al debutto perché impegnate in Nazionale, tutte le altre erano presenti. Sono state loro a catalizzare la curiosità dei tifosi, che però non hanno mancato di riabbracciare le protagoniste della splendida promozione di maggio, da Sara Loda a Serena Moneta, da Federica Tasca a Nikola Senkova, passando per Silvia Baradel e Maria Chiara Gloder. Non è mancato un saluto e un in bocca al lupo a chi se n’è andato. «Auguro ogni felicità alle nostre compagne – sintetizza per tutti Alessia Ghilardi –. Abbiamo vissuto stagioni stupende e rimarrà sempre il ricordo di un grandissimo gruppo di persone, il cui spirito riproponiamo oggi e estendiamo a tutte le nuove arrivate».
La squadra è solo l’aspetto più visibile della nuova Ornavasso. «Stiamo lavorando molto intensamente sull’organizzazione – aggiunge Morelli introducendo l’arrivo di De Stefano –. Massimo è un manager che ci porta esperienza e capacità. Abbiamo già ufficializzato che anche se casa nostra resta Ornavasso giocheremo a Castelletto Ticino, dove siamo stati splendidamente accolti. C’è ancora tanto da fare, finalizzare e annunciare. Chiedo pazienza a tutti ma colmeremo il gap. Del resto ci siamo trovati catapultati, sempre premiati dal campo, dalla B2 all’A1 in cinque anni. È stata una crescita straordinaria che ora ci deve trovare pronti anche nell’aspetto organizzativo».