Banca di Forlì: lotta con la tricolore Piacenza, nonostante il 3-0 le impressioni sono buone
Autore: Lega Volley Femminile
20 Ottobre 2013

Il battesimo per la Banca di Forli era di fuoco. L’ottava stagione in Serie A1 iniziava con la sfida alle campionesse di Italia della Rebecchi Nordmeccanica Piacenza.

Il 3-0 subito non spaventa perché Forlì ha retto l’impatto della prima della classe, creando una situazione d’equilibrio che con più spregiudicatezza avrebbe potuto portare alla conquista di un set.

Il primo starting six ufficiale firmato Biagio Marone vede Pincerato in regia, Petrovikj opposta, Lamprinidou e Paggi centrali, Ventura e Arrechea Montano schiacciatrici con Zardo (L).

Banca di Forlì mette subito le cose in chiaro, a Piacenza è venuta per giocare, non tenendo conto del blasone delle avversarie o del pronostico che strizza l’occhio alle padrone di casa. Forlì gioca il primo parziale con una grandissima attenzione e non regala nulla: commette 1 solo errore punto (un servizio di Pincerato). Proprio questo estremo controllo in tutti i fondamentali dà vita ad un set equilibrato in cui Forlì riesce a reggere l’urto dei muscoli e della palla alta delle campionesse d’Italia.

E’ un set di dedizione con Petrovikj che si prende il peso dell’attacco (15 palloni ricevuti) e Paggi si fa sentire appena può. Lamprinidou e Arrechea Montano rompono il ghiaccio con la serie A1. Piacenza stacca Forlì con il break messo a segno dall’ace di Bosetti (12-9) ma Forlì non ci sta e si riavvicina fino al 18-16. Caprara non vuole far esaltare le forlivesi e chiama time out. Al ritorno in campo Piacenza riprende la propria marcia. Marone getta nella mischia Roani per aumentare efficienza di ricezione e difesa. Il suo ingresso favorisce due attacchi punto di Petrovikj (22-19). Van Hecke piazza il muro del 24-19. Forlì annulla la prima ma Piacenza conquista il parziale alla seconda occasione 25-20.

Al ritorno in campo, Marone cambia una sola pedina, dà fiducia a Piolanti per Lamprinidou. Il set comincia con lo show di Mejners che mette a segno i primi quattro punti piacentini. L’inizio di questo parziale appare come un assolo delle padrone di casa, ma Forlì ha le risorse caratteriali per rimettersi in corsa. La scossa la danno anche i cambi che coach Marone propone, rivoluzionando la diagonale delle schiacciatrici ricevitrici. Sul 6-1 entra Bezarevic, ma il vero valore aggiunto in termini di grinta e punti lo porta Guatelli. La schiacciatrice mantovana piazza il muro del 11-8 e poi quello del 13-9. Gli errori di Piacenza fanno rientrare nel set la Banca di Forlì che si porta al -1 (13-12). Come nel primo parziale Piacenza mette in pausa la crescita di Forlì con un time out di Caprara. La sua squadra obbediente riparte a macinare punti. De Kruijf presenta il biglietto da visita al proprio pubblico, il suo ace vale il 24-17. Con umiltà Forlì tre set point, cede al quarto quando un’invasione fa bissare il 25-20 del primo parziale.

Nel terzo set Marone conferma il sestetto più pericoloso della partita con la diagonale di schiacciatrici formata da Guatelli e Bezarevic e quella dei centrali formata da Paggi e Lamprinidou. Sotto 2-0 la Banca di Forlì non smette di giocare ed inizia con personalità la frazione di gioco. Lamprinidou e Paggi si propongono a Pincerato ed il break messo a segno in avvio fa credere di poter allungare la partita. E’un illusione perché Piacenza quando sente il pericolo vicino accelera ed a muro comincia a chiudere ogni varco alle schiacciatrici della Banca di Forlì. Proprio con un muro di Mejners le campionesse di Italia conquistano sette match point. Bezarevic e Petrovikj ne annullano due, ma nello scambio dopo l’attacco di Van Hecke diventa sentenza e la partita finisce 3-0

LE DICHIARAZIONI.
Alessandra Guatelli: “Noi abbiamo dovuto metterle in difficoltà in ricezione, puntando molto sul servizio per evitare i loro giochi più veloci dove diventano infermabili. In quel frangente siamo riusciti anche a difendere ed avremmo dovuto provare a sfruttare questa loro prova sottotono. La Piacenza di oggi poteva essere un’occasione per conquistare uno o due set per regalarci una carica di entusiasmo. Abbiamo dato il massimo e da martedì lavoreremo al massimo. Noi abbiamo bisogno di rodare ed inserire le nuove giocatrici. Analizzando a freddo la partita è una prova che ci dà comunque fiducia”.

Biagio Marone: “Dall’altra parte della rete c’era una squadra come quella campione d’Italia. Giudico questa partita positivamente perché al di là del risultato ci sono stati frangenti in cui abbiamo fatto con disciplina quanto programmato, riuscendo a mettere in difficoltà quella che per me è una vera e propria corazzata. Noi siamo piccoli ma cresceremo è la frase che più ci descrive, abbiamo ancora tanto lavoro da fare e nel terzo set è stato abbastanza lampante sia la mancanza di condizione di Pincerato, sia la mancanza di sintonia tra lei e le attaccanti. Oggi non potevo chiederle di più considerato che sono pochi giorni che lavora con noi. Sono certo che lavorando riusciremo a mettere a posto i difetti di questa sera”.

REBECCHI NORDMECCANICA PIACENZA – BANCA DI FORLI 3-0(25-20; 25-20; 25-19)
REBECCHI NORDMECCANICA PIACENZA: Ferretti 0, Bosetti 4, Leggeri 7, Van Hecke 18, Mejners 23, De Krujf 11, Sansonna (L). Caracuta 0, Bramborova 0. N.E.Poggi, Valeriano, Manzano, Bramborova, Caracuta, Vindevoghel
BANCA DI FORLI’: Arrechea Montano 4, Lamprinidou 4, Petrovikj 10, Ventura 1, Paggi 9, Pincerato 1, Zardo (L). Roani, Bezarevic 5,Piolanti, Guatelli 4 N.E. Rosso.
Note – Durata set: 25’, ’27, ’25. Durata totale 1h 17m
Rebecchi Nordmeccanica Piacenza: muri 10, ace 2, battute sbagliate 1, errori punto 21, ricezione pos 62%, perf 29, attacco 43%
Banca di Forlì: muri 4, ace 2, battute sbagliate 2, errori punto 12, ricezione pos 66%, perf.28%, attacco 30%
Spettatori 2320

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