Emozionata, divertita e determinata. Federica Tasca è una delle Api dell’Openjobmetis Ornavasso che contro Modena, domenica scorsa, ha bagnato il debutto in serie A1. Un debutto che, per chi come lei ha seguito la trafila delle giovanili di un club come Bergamo, potrebbe sembrare scontato, ma così non è. «Con la Foppapedretti non ho mai raggiunto la massima categoria – racconta la centrale originaria di Bergamo –: la mia carriera l’ho costruita prima a Chieri e poi tutta a Ornavasso. Siamo salite in fretta in questi anni e diciamo che l’A1 è stata un po’ una sorpresa».
La sorpresa, al debutto, è stato il punto preso alla LiuJo, che però potevano essere due, o addirittura tre. «Un po’ di amaro in bocca c’è, soprattutto per il quarto set perso. La partita e andata tutto sommato bene, innanzitutto perché siamo riuscite a prendere un punto a una squadra che punta allo scudetto. È vero però che abbiamo commesso tanti errori, più di quelli che avremmo dovuto. Questo è il primo aspetto da migliorare in allenamento».
L’impressione avuta dall’esterno è che nel primo set tutte abbiano pagato l’emozione del debutto. «Sì, almeno per me ma credo per altre compagne. Io l’emozione l’ho avvertita tantissimo. Era la prima di campionato, la prima in serie A1… mi sembra normale. Poi, però, giocando tutto è passato».
In questo senso il pubblico degli oltre 2.000 di Castelletto vi ha aiutato «Come sempre in passato e come ormai accade sempre a Ornavasso. Tutto il palazzetto ma soprattutto la curva non ha smesso di incitarci un attimo. Quando senti la gente che si sgola per più di due ore per te, ti senti addosso una carica in più. Devo ringraziare tutti».
Contro Modena hai giocato per la prima volta contro avversarie di A1, pari ruolo come Huseva e Heyrman che hanno esperienza internazionale. Come ti sei trovata? «Inizialmente un po’ disorientata perché avevo al di là della rete giocatrici che fino a qualche mese fa guardavo in televisione, qualcuna anche quando ero bambina. L’effetto è strano ma poi non solo ti abitui, diventa uno stimolo in più per fare bene. E, poi, non avete idea di quanto sia divertente…».
Stimolante e divertente sarà anche trovarsi di fronte, domenica prossima a Frosinone, un’altra top player come Simona Gioli. «Non vedo l’ora di andare a Frosinone. Per me, per tante di noi, è tutto nuovo, molto motivante».
Che cosa ti aspetti personalmente da questa stagione? «Io ho un solo obiettivo: mettercela tutta in ogni allenamento e dare il massimo ogni volta che scenderò in campo. Se ci riuscirò sarò soddisfatta, a prescindere dai risultati. Comunque il lavoro paga sempre e alla lunga si vede anche sul campo».
E per Ornavasso? Come è la squadra e come va il lavoro in palestra? «La nostra squadra e a dir poco fantastica! E lo dico con convinzione. Le nuove arrivate si sono integrate molto bene e aspettiamo che arrivi anche l’ultima arrivata (la colombiana Montaňo Lucumi, che è in attesa del visto per l’Italia, ndr). Conosciamo il ritmo e il metodo di lavoro di Massimo Bellano: tutti l’hanno assimilato e stiamo allenandoci davvero con tanta intensità. Dobbiamo crescere tecnicamente e tatticamente».
Domenica si torna a Frosinone, dove avete giocato l’anno scorso tre volte tra campionato, Coppa e playoff. Che partita ti aspetti? Quanto è cambiata l’Ihf rispetto all’anno scorso? «Ci aspetta una squadra forte, che non sarà certo più arrendevole di Modena. Del resto la serie A1 è così, una battaglia domenica per domenica. Noi cercheremo di mettercela tutta: non vedo l’ora».