Controinformazione: trova le differenze
Autore: Lega Volley Femminile
5 Novembre 2013

Sul portale Volleyball.it è comparso un articolo relativo alle dimissioni del CdA della Pallavolo Atripalda (A2 maschile), corredato dal commento personale di Luca Muzzioli. Commento che in questa sede viene confrontato con un altro, scritto dallo stesso Luca Muzzioli sul simile caso Crema dell’anno scorso.

Ebbene, se nel caso di Crema le responsabilità cadevano unicamente sulla Lega (insultata e messa in ridicolo), nel caso di Atripalda la colpa è solo della società.

Peraltro, merita evidenza una frase di Luca Muzzioli rivolta al club campano: “Chi vi ha ordinato di riproporvi in serie A2?“. Un concetto molto simile a quello espresso più volte dal Presidente Fabris (“La Serie A non l’ha ordinata il medico“), e che lo stesso Muzzioli ha in passato attaccato e strumentalizzato.

Di seguito i due commenti. Trova le differenze:

4 novembre 2013
Avellino: Il Cda si dimette. Già finiti i soldi a novembre?
(l.muzz.) Sin qui il comunicato stampa del club campano. E’ il 4 novembre, giocata la 3. giornata di campionato… A fronte di problematiche che si erano già manifestate nel finire della passata stagione, mi sorge spontanea una domanda… Chi vi ha ordinato di riproporvi in serie A2? Perché coinvolgere atleti, staff e rispettive famiglie, oltre ad un intero movimento e la sua immagine, per arrivare ad alzare bandiera bianca dopo appena 3 domeniche? Le energie e le risorse arrivavano a questa data? Non vi pare velleitario iscriversi ad un campionato nazionale con queste premesse? Quali sono le “profonde e positive ripercussioni sul tessuto sociale” se per voi dopo due mesi queste non sono più sufficienti per proseguire l’attività? Scusatemi, ma tutto questo non è una cosa seria. Nemmeno se si trattasse di un grido di dolore preventivo. La gestione di una società deve/dovrebbe basarsi su altre basi e programmi.

17 dicembre 2012
Crema: La protesta delle giocatrici… Via al mercato?
(l.m.) La situazione non pare delle migliori… Un altro caso Conegliano all’orizzonte?
Ma la leghetta dello Sceriffodeldopingamministrativo©, sempre pronto a partorire interventi di cattivo gusto sul sito istituzionale per sviare le attenzioni, perché invece non spiega come mai le modalità di iscrizione al campionato non sono state cambiate dopo l’esperienza del team veneto di Conegliano (quello targato Lucchetta)?
Come è possibile che ci siano società che dopo due mesi di attività si trovino già in riserva risorse?
Perché invece di tanti bla bla, ai vanitosi galà per i 25 anni, alle richieste di deferimento per mancata presenza ai banchetti, ai media day che in primis non migliorano nemmeno l’arte comunicatoria dei responsabili del settore di lega e ai calendari sbagliati, questa associazione non fornisce risposte esaurienti e non arroganti?
Per quanti anni ancora si dovranno sopportare questi scempi?

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