Terra Sarda Tortolì: vinto in finale con Jesi il quadrangolare di Cagliari
Autore: Lega Volley Femminile
13 Settembre 2004

 Il quadrangolare  “Donare è amore”, ha sorriso proprio all’Airone Terra Sarda Tortolì, al suo primo impatto assoluto con compagini della serie A1. Le gigantesse allenate da Mauro Marasciulo hanno superato la Despar Perugia in semifinale (30 – 28; 25 – 23; 21 – 25) e poi hanno fatto il bis ieri notte contro il Monteschiavo Jesi dopo tre set combattuti: 25 – 22; 23 – 25; 25 – 19.  Mauro Marasciulo non nasconde la sua soddisfazione. “Dovevo capire a che punto si era giunti con la preparazione – spiega il coach brasiliano – avevo detto alle ragazze di giocare con impegno ed è arrivata subito l’inattesa vittoria con Perugia che a Cagliari si è presentata quasi al completo, proprio come noi”. In effetti ad entrambe le compagini mancavano due giocatrici importanti, ciò non toglie che quella delle ogliastrine sia stata una grande impresa che poi si è completata con il successo sulle marchigiane di Elisa Togut. “Jesi è comunque una grande squadra – prosegue il tecnico dell’Airone – anche se ieri ha dovuto fare a meno di cinque elementi importanti. A parte tutto le mie atlete sono riuscite a superare alcuni momenti difficili, ricordiamoci che stanno giocando da poco tempo insieme, e questo fattore rende la vittoria ancora più bella”.

“Abbiamo migliorato i fondamentali – conclude Marasciulo – il muro lo stiamo impostando bene, credo che sia da perfezionare la battuta ed inoltre c’è da lavorare sui punti di riferimento in campo, ma devo ammettere che Manuela Caponi, opposta improvvisata per l’occasione, ha giocato benissimo, il libero Mirela Sesti, giunta da pochi giorni, si è inserita molto bene nel gruppo; stesso discorso vale per Natasa Leto che nonostante i pochi allenamenti alle spalle godeva di ottima condizione, e poi ha fatto vedere sprazzi di bel volley anche Tatiana Menchova; in certi frangenti, (vedi nel terzo e decisivo set contro Jesi quando il Terra Sarda ha conquistato 8 punti consecutivi)  abbiamo palesato uno stato di ottima forma. Manuela Caponi da Nettuno non crede ancora ai suoi occhi: “Non ci aspettavamo di andare così bene, sono molto contenta, soprattutto per la prova offerta contro Perugia in semifinale, loro pensavano di vincere senza problemi, d’altronde sono tra le candidate per la conquista dello scudetto, ed invece siamo uscite fuori noi, è stato davvero un buon inizio”.

Manuela ha temporaneamente abbandonato il suo ruolo canonico da centrale per vestire gli insoliti panni dell’opposta, i risultati sono stati soddisfacenti: “Ho interpretato un ruolo a me sconosciuto e devo dire che non mi dispiace, è molto bello e di gran lunga migliore rispetto a quello in cui solitamente vengo impiegata, perché si soffre molto meno e si attacca di più. Specialmente nella semifinale mi sono stati serviti tanti palloni, è divertente mettere la palla a terra. Ma in attesa dell’opposta titolare, Manuela continuerà questa esperienza? “A me farà piacere proseguire, inizialmente mi sarei dovuta alternare con Meika Wagner, credo che le partite di Coppa Italia le giocherò da opposta, poi si vedrà”.

Manuela ha rincontrato la sua ex compagna nella nazionale juniores Elisa Togut: “ E’ sempre lei, non è cambiata, è stato emozionante rivedersi a livello di A1, a me ancora sconosciuto; ad essere sincera – conclude la ex lodigiana – ho avvertito davvero la differenze tra i due massimi campionati”.

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