Niente da fare. La Openjobmetis torna da Piacenza a mani vuote, con una sconfitta netta, per 3-0. Il Palabanca, casa delle campionesse d’Italia, resta inviolato con le Api che non strappano nemmeno un set e cedono in un’ora e undici minuti di gioco.
Nessuna sorpresa per Massimo Bellano, che schiera il consueto starting six: Signorile-Muresan, Loda-Ikic, Tasca-Chirichella, Ghilardi. Tra le padrone di casa Manzano è in campo al posto di capitan Leggeri. Le sei scelte da Caprara sono Ferretti-Van Hecke, Meijners-Bosetti, De Kruijf-Manzano, Sansonna.
Fin da subito il pallino del gioco è decisamente in mano alla Rebecchi Nordmeccanica, inizialmente limitata dai troppi errori al servizio (3 nei primi 5 punti ornavassesi), ma poi sempre in controllo. L’attacco giallonero gira a bassissimi regimi (21%), così come la difesa pecca di efficacia: troppo per impensierire le campionesse d’Italia che scavano un solco di 7 punti, frutto del break di 9-2 (da 6-5 a 15-7) che, di fatto, spinge le emiliane verso l’1-0. La resistenza giallonera termina prima del 25° punto, messo a terra da Bosetti.
La strada delle piacentine è in discesa. Il secondo set inizia come il primo, con Bosetti che dà un primo strappo (9-5 e time out per Massimo Bellano) e Van Hecke che chiude il secondo (15-7), il tutto mentre Senkova rileva Muresan, in campo nuovamente poi negli scambi finali. La supremazia delle locali si concretizza, in termini di punti, alla stessa maniera del set precedente: 25-16. E, ancora, una volta, il punto decisivo arriva dal servizio, stavolta con Vindevoghel.
Il momento migliore della serata delle Api arriva nel terzo periodo, quando l’ace di Chirichella porta Ornavasso 5-2. Il vantaggio è illusorio perché De Kruijf (muro su Muresan) riporta avanti la Rebecchi Nordmeccanica 7-6. Le padrone di casa allungano 17-12 e ottengono il massimo vantaggio sul 19-13. Timidi segnali di ripresa in casa Openjobmetis si vedono nel finale, quando le ospiti arrivano a -2 (20-18), vengono ricacciate 22-18, ma rientrano 22-20 con Loda. Caprara spende il suo secondo time out e al rientro Bosetti non sbaglia, sia in attacco, sia soprattutto con i due ace che fanno scorrere definitivamente i titoli di coda sulla gara.