È partita nel primo pomeriggio di oggi, con destinazione Conegliano, la Igor di Luciano Pedullà che domani, al Pala Verde di Villorba (Treviso), sfiderà la corazzata Imoco vice-campione d’Italia in carica. Una sfida dura, delicata, come spiega il tecnico azzurro Luciano Pedullà: «Conegliano è una squadra molto forte e molto arrabbiata per la recente eliminazione dalla Coppa Italia. A maggior ragione, sarà difficile affrontarla sul loro campo e davanti al loro pubblico. Sono in una situazione particolare, sono partiti per primeggiare in tutte le competizioni e si trovano ora a competere per il solo campionato, per certi versi hanno la stessa rabbia che avevamo noi una settimana fa, dopo l’eliminazione dalla Coppa. Per questo dovremo essere brave a giocare con la giusta intensità, senza rimanere in balia delle nostre avversarie. Anche perché noi scendiamo in campo sempre per vincere e così sarà anche al Pala Verde».
Il servizio sarà il fondamentale “chiave” per il tecnico azzurro: «Lloyd è un’ottima regista, sicuramente tra le migliori del nostro campionato, e dovessimo lasciarla giocare con palla “in testa”, diventerebbe tutto molto più difficile. Per questo dobbiamo servire in maniera tatticamente intelligente, in modo da non facilitare il suo gioco: solo così possiamo mettere in difficoltà Conegliano».
Conegliano, tra le cui fila militano molte giocatrici che proprio lo stesso Pedullà ha avuto modo di incrociare e crescere, chi in una fugace esperienza di club o nazionale (Barazza, De Gennaro e Tirozzi), chi più a lungo come Barcellini, Bechis e Calloni. «Sarà un piacere ritrovare Cristina e Marta, cercherò sicuramente di incrociarle prima e dopo la partita per un saluto e un abbraccio. Per me è stato un onore condividere con loro un determinato percorso di crescita. Mi spiace, invece, non trovare dall’altra parte della rete Raffaella, perché è una ragazza cui sono molto legato. Si tratta di una giocatrice generosa, capace di gettare sempre il cuore oltre l’ostacolo, e mi spiace che in questo momento sia ferma a causa di un brutto infortunio. Le auguro ovviamente di ritornare presto in campo».