Non eri ancora stata ufficializzata dalla Savino Del Bene e sei stata ringraziata ufficialmente da Pomì come professionista e dai tifosi per la pallavolista, la donna e il capitano che sei stata per Casalmaggiore: cosa hai provato?
La società Pomì mi ha apprezzato dall’inizio dandomi anche la fascia da capitano. Prendere una straniera e darle subito un’importanza cosi grande è stato solo un onore. Da quel momento ho capito che mi stimavano tanto e avevano molta fiducia in me. Sarò sempre grata a Casalmaggiore di una tale accoglienza. Successivamente penso di aver dimostrato che non si sono sbagliati. Non era facile non rimanere dopo aver creato un rapporto cosi forte, ma lo sport è anche questo, voltare pagina. Sicuramente è stata una stagione bellissima e non solo per merito mio ma di tutti: squadra, staff, società.
Ora ti sei rimessa in gioco alla Savino Del Bene: perché?
Volevo rimanere in Italia prima di tutto – sorride Tina – ma non è stato questo il motivo. Mi sono arrivate parecchie offerte ma Scandicci era decisa con obiettivi chiari. Io sono una che ho bisogno sempre di nuovi stimoli che mi danno la carica per far bene. Non mi accontento mai, si può sempre fare di più e penso che questa squadra mi darà tante soddisfazioni. Della società ho sentito parlare bene ma la cosa che mi e piaciuta di più è che ha tante ambizioni: questo è importante nel nostro sport. So di aver fatto la scelta giusta.
Ormai la tua nuova squadra è quasi completa: cosa manca secondo te e dove possiamo ancora migliorare?
Adesso è troppo presto per parlare di cosa manca: vedremo. Migliorare? Si può sempre migliorare. Io con i miei 34 anni, con tanta esperienza, ho capito che anno dopo anno miglioro ancora. La cosa importante è essere umili e conoscere i propri limiti: solo cosi si può crescere. Come dico sempre: non ti devi accontentare mai!”.
Cos’è per te la pallavolo?
Per me la pallavolo è la mia vita. E’ bello perché riesco a mettere insieme il lavoro con la mia passione. Questo non è facile da avere: mi sento fortunata. La pallavolo mi ha anche dato la possibilità di misurarmi con i limiti prestabiliti mettendo alla prova me stessa con le altre atlete, cosa che mi ha fatto crescere tanto e vedere il mondo in un modo diverso, più maturo.
Tra le tante passioni di Tina non possiamo dimenticare quella per i suoi amici a 4 zampe…
I miei cani sono la mia famiglia. Ne ho tre, e ne voglio di più. Dicono che devi essere molto responsabile per avere un cane. Sì e vero, ma per tutto quello che hai e fai devi esserlo, per è un piacere amare i miei animali!
In tanti ti vorrebbero già conoscere: tu conosci Firenze e la sua gente?
Conosco un po’ la Toscana ma Firenze sinceramente no. Sono curiosa di scoprirla, ne parlano tutti come di una città bellissima e dove si mangia bene. Conosco l’Italia molto bene e so che ogni posto ha qualcosa di particolare e prezioso. Non vedo l’ora di cominciare e conoscere la mia nuova seconda casa.
I calendari?
Il campionato secondo me sarà molto equilibrato, perciò non cambia chi trovi nella prima partita. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, a trovare i nostri punti di forza e sopratutto trovare un equilibrio che ci porti in alto. Non ho paura di nessuno: se raggiungeremo questi obiettivi saremo una squadra sicuramente tosta da battere.