Il presidente Fabris a Sportitalia: “Sarà una Serie A1 a 13 squadre”. Guarda qui la puntata di Tie Break
Autore: Lega Volley Femminile
8 Aprile 2015

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“Sarà una Serie A1 a 13 squadre”. E’ l’annuncio di Mauro Fabris, presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, intervenuto martedì pomeriggio a ‘Tie Break’, la trasmissione settimanale di Sportitalia condotta da Alessandro Spigno e Giada Giacalone. In studio anche Nicola Negro, ex coach dell’Imoco Volley Conegliano.

Il presidente ha chiarito la posizione della Lega in merito all’inserimento del Club Italia nel Campionato di Serie A1 della prossima stagione, confermando che “mancano solo alcuni dettagli” prima di ufficializzare la partecipazione delle azzurre e annunciando inoltre, per la prima volta in pubblico, che il prossimo campionato sarà certamente a 13 squadre “per motivi logistici e di tempo”.

“Abbiamo definito il progetto con la Federazione, un progetto che trovo bellissimo. Sarà la prima volta in cui, in un Campionato di vertice di una disciplina sportiva, si darà modo a ‘parti’ della Nazionale di poter giocare regolarmente la stagione in serie A1”.

“Io ci credo molto – ha proseguito Fabris -, dobbiamo definire con la Federazione ancora alcuni aspetti, come ad esempio la sede: io ho proposto che sia itinerante, perché darebbe modo di portare la pallavolo di vertice in molte parti d’Italia, in posti dove, per motivi economico-finanziari o di strutture, non arriva. Mi piace l’idea di una promozione a tutto tondo del prodotto pallavolo”.

Fabris, poi, ha annunciato in esclusiva a Sportitalia che il prossimo campionato di A1 sarà a 13 squadre: “La nostra idea, condivisa della Federazione, è aggiungere il Club Italia alle 12 squadre che, al netto di retrocessioni e promozioni, avranno diritto a disputare la Serie A1. Anche perché, terminato l’anno preolimpico, questa formazione non rifarà il Campionato di A1; potrebbe tornare nuovamente in A2, o magari anche fermarsi. A noi interessa soprattutto definire un progetto più ampio con la Federazione, in modo che i club possano lavorare di più con le squadre nazionali”.

“Noi abbiamo un problema serio – ha continuato Fabris -, ovvero una stagione da dedicare ai club che si riduce sempre di più. Molti paesi, soprattutto fuori Europa, non hanno un Campionato e quindi non hanno interessi ad aumentare lo spazio per i club. L’ultima intesa prevede 6 mesi per i Campionati e 6 mesi per gli impegni delle nazionali, ma anche qui CEV e FIVB non si sono accontentate e hanno inserito già a maggio tornei di qualificazione per nazionali, costringendoci ad andare di corsa con i Play Off Scudetto. Nell’anno preolimpico avremo 5 mesi e mezzo di tempo, dovremo giocare più volte di mercoledì, e sarebbe stato impossibile portare il campionato a 14 squadre”.

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