Grinta, determinazione, esperienza, voglia di crescere e far crescere. Sono queste le caratteristiche che si chiedevano al Neruda Volley per guardare negli occhi la prossima serie A1 e Bolzano non s’è fatta pregare. In un roster già solido arriva infatti un nuovo libero con uno zaino di qualità. Sara Paris, classe ’85, arriva a rinforzare la rosa per un settore affidabilissimo al fianco di Martina Boscoscuro. Dopo l’ultima stagione a Soverato, dunque, la piemontese arriva con una grande voglia di riscatto. Nel suo curriculum campionati di A2 e A1 da protagonista lungo tutto lo Stivale: da Ornavasso alla Calabria passando per Busto Arsizio, Firenze, Rovigo, Villa Cortese, Carpi, Modena, Casalmaggiore, Crema e Novara. Sa vincere e sa lottare per salvarsi, conosce i palazzetti ed è pronta ad allungare la sua mano verso le più giovani.
“Quando ho affrontato Bolzano la scorsa stagione ho avuto subito l’impressione di una società seria e affidabile. In questi giorni ne ho avuto la conferma ed è esattamente quello che stavo cercando. E’ arrivata al termine di un mercato lungo e sono molto contenta. Porto la mia voglia di dare tutto ed essere al servizio della squadra, anche per aiutare chi è più giovane o affronta questa categoria per la prima volta”.
Oggi sarà in campo per i primi allenamenti, ma dimostra di conoscere già i meccanismi cardine della squadra di Fabio Bonafede. “Ho parlato con Lucia Bacchi e mi ha spiegato che qui si lavora molto. Bene, perchè sono convinta che il lavoro alla fine paghi più di tutto”. Con un coach molto attento alla fase difensiva, chiave di volta dell’impalcatura di squadra. “Sono d’accordo. Sulla ricezione mi sento a mio agio, ma voglio migliorare in difesa e so che qui ci sono le condizioni tecniche per crescere ancora”. La squadra allestita finora, intanto, le piace. “Assolutamente competitiva. Un gran bel lavoro. Ho già giocato con Ilaria Garzaro e nel complesso penso che possiamo tranquillamente giocarcela con tutti”.
Anche in un campionato con molte squadre che, sulla carta, hanno rose impressionanti. “Sì, rispetto all’anno scorso quando spiccavano due o tre realtà stavolta siamo davanti a roster di grande livello. Non importa, questo sport insegna che si può vincere con tutti. Giocheremo sempre per quello”. Il campionato italiano è anche una miniera di liberi e Sara, citandone due, abbraccia anni di talento azzurro indiscusso. “Come si fa a non nominare Paola Cardullo come riferimento? Poi è di Verbania (Omegna) come me “ sorride. “Adesso di sicuro Monica De Gennaro è un esempio di classe e bravura per chi gioca nel nostro ruolo”.
Il Neruda ha un’arma in più e parte guardando la A1 negli occhi