Lega Volley Femminile
22/11/2024
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LeggiITALIA – RUSSIA 1-3 (28-30, 25-20, 23-25, 20-25)
ITALIA: Lo Bianco 1, C. Bosetti 4, Guiggi 12, Diouf 9, L. Bosetti 17, Chirichella 17. Libero: De Gennaro. Centoni 9, Malinov, Del Core 11, Tirozzi. N.e: Sorokaite, Arrighetti e Sansonna. All. Bonitta
RUSSIA: Pasynkova 3, Kosheleva 24, Zaryazhko 6, Obmochaeva 17, Fetisova 13, Kosianenko 1. Libero: Malova. Ilchenko 3, Malykh 1, Startseva. N.e: Orlova, Lyubushkina, Kuzyakina e Schcherban. All. Marichev
Arbitri: Huhtaniska (Fin) e Blyaert (Bel).
Spettatori: 3200. Durata Set: 42’, 30’, 33’, 30’.
Italia: 9 bs, 6 a, 19 m, 25 et.
Russia: 7 bs, 6 a, 20 m, 16 et.
Rotterdam. Ai Campionati Europei femminili le azzurre di Marco Bonitta sono state sconfitte dalla Russia nei quarti di finale 1-3 (28-30, 25-20, 23-25, 20-25), dovendo dire addio alla loro avventura continentale. L’Italia è uscita sconfitta al termine di un buon match, durato oltre due ore di gioco, che soprattutto nei primi tre parziali l’ha vista reggere il confronto con le campionesse in carica. A fare la differenza sono stati i finali di parziale, nei quali le russe si sono dimostrate più fredde, trovando sempre il break decisivo.
Migliori marcatrici dell’Italia sono state Lucia Bosetti (17 p. con 4 muri) e Cristina Chirichella 17 punti, 8 dei quali realizzati a muro. Convincente anche la prestazione di Martina Guiggi (12 p. con 6 muri) e di Antonella Del Core, entrata a partita in corso (11 p.).
Nel match odierno il ct italiano ha schierato in partenza Lo Bianco in palleggio, opposto Diouf, in banda Caterina e Lucia Bosetti, centrali Guiggi e Chirichella, libero De Gennaro.
Convincente l’avvio delle azzurre che sono riuscite a mettere pressione alle avversarie con un servizio molto efficace. Guidata dalla lucida regia di Lo Bianco, per lunghi tratti l’Italia ha giocato un’ottima pallavolo e con un’ispirata Lucia Bosetti, insieme ai muri di Guiggi-Chirichella, si è portata nettamente avanti (16-11). La Russia però non si è disunita e, dopo aver superato il momento di maggior difficoltà, ha dato vita a una lunga rimonta, culminata sul (16-16). Emozionante e interminabile il finale del parziale: la Russia scappata sul 24-22 ha visto annullare la prima la palla set dal video check che ha invertito la decisione arbitrale (palla dentro/fuori). Un ace di Chirichella ha invece annullato la seconda e da lì è nato continuo botta e risposta tra le due formazioni. L’Italia ha avuto la sua chance di chiudere sul 26-27, ma una volta sprecata, sono state le russe a prevalere alla sesta palla utile (30-28).
Nel secondo set Bonitta ha ben presto inserito Del Core per Caterina Bosetti e il capitano azzurro ha risposto in maniera positiva. La schiacciatrice campana è stata tra le protagoniste di un allungo che ha visto l’Italia scappare avanti (12-7). I muri di Guiggi e Chrichella (perfette anche in attacco) hanno scavato un divario sempre più ampio (18-9).
Qualche imprecisione delle ragazze di Bonitta ha permesso alle avversarie di avvicinarsi, ma la frazione non è mai stata in discussione (25-20).
Al rientro in campo le azzurre hanno sofferto il servizio avversario e così la Russia ha preso il comando delle operazioni. Con pazienza e carattere l’Italia, che ha registrato l’ingresso di Centoni per Diouf, è riuscita velocemente a riportarsi a contatto (15-15). Una convincente Lucia Bosetti ha permesso alle azzurre anche di allungare, ma le russe hanno immediatamente risposto (19-19). L’equilibrio si è protratto fino al 23-23, quando è stata la squadra di Marichev a trovare il break decisivo (25-23).
Spinta dalla vittoria in volata, la Russia è partita meglio anche nel quarto set, prendendo un buon margine sulle azzurre (9-14). Con le spalle al muro l’Italia anche questa volta ha reagito con cuore e orgoglio, riaprendo le sorti del set (20-19). Il finale, però ha sorriso di nuovo alla Russia, condannando la nazionale tricolore all’uscita dal torneo (20-25).
BONITTA: “In questo momento c’è grande tristezza, perché lasciare così l’Europeo fa male. Allo stesso tempo devo dire che abbandoniamo la competizione con la consapevolezza di aver dato il massimo. La squadra sin da stamattina era molto convinta, attenta e penso che lo abbia dimostrato. Purtroppo sia nel primo che nel terzo set abbiamo sprecato diverse occasioni che avrebbero potuto far girare la partita. Le ragazze, comunque, hanno dato tutto e credo che anche la gente a casa l’abbia visto.
Facendo un’analisi complessiva dell’Europeo, bisogna ammettere che il bilancio non è stato positivo, perché non entrando tra le prime quattro, non possiamo lottare per qualcosa di importante. Ci sono ovviamente delle cose che sono andate bene e altre invece meno, però adesso è troppo presto per trarre tutte le conclusioni. Si chiude questo capitolo Europeo e adesso aspettiamo di vedere come cambierà il ranking europeo e quali saranno i gironi del torneo pre-olimpico di Ankara, che rimane il nostro grande obiettivo.”
GUIGGI: “Oggi abbiamo disputato una bella gara, ma purtroppo non è bastato. La Russia è una delle migliori formazioni al mondo e lo ha dimostrato, ma a noi è mancato veramente poco, perché in tutti i set siamo state lì ad un passo da loro. Rispetto alla sfida con L’olanda si è vista completamente un’altra Italia, più decisa e battagliera che non ha mai mollato. L’Europeo ha dimostrato di essere una competizione sempre difficilissima, all’interno della quale non si può sottovalutare nessuna squadra e si deve dare sempre il massimo. Queste partite sono convinta ci saranno molto utili per preparare al meglio la qualificazione olimpica.”
DE GENNARO: “Loro sono un’ottima squadra che dispone sia di un eccellente attacco che di un eccellente muro, peccato, perché nonostante la loro forza, noi siamo sempre rimaste a contatto. Nel primo e terzo set non siamo riuscite a concretizzare alcune buone chances e questo è il rammarico più grande. Penso che il nostro sia stato un torneo altalenante, non come ci aspettavamo, ma ce ne andiamo dopo due buone prestazioni, nelle quali si è vista la nostra voglia di reagire. Da qui dobbiamo ripartire per il torneo pre-olimpico di gennaio.”