Novantanove presenze in nazionale seniores, campionessa del mondo in carica, 188 cm, schiacciatrice ricevitrice e, alla bisogna, anche opposta, 26 anni, (è nata il 30 ottobre 1978), mancina, milanese. E’ Valentina Borrelli il clamoroso regalo di Natale che la
Minetti Infoplus Vicenza ha fatto a se stessa, ai suoi tifosi e al suo staff, prima con la firma apposta sulle modifiche chieste alla proposta di contratto nella notte del 23 dicembre dal presidente/dg Giovanni Coviello, reduce da un incontro a quattrocchi con Valentina a Milano in serata, e poi con l’accettazione formale e definitiva del 24 dicembre.
Valentina Borrelli è un’ex di lusso perché è stata, non ancora ventenne, a Vicenza nel 98-99, la prima stagione in A1 delle biancorosse, e ne è andata via per qualche incomprensione col tecnico Malinov, lo stesso che ha ritrovato, per poco, nella triste vicenda a Lodi, da cui si è appena liberata.
Molti i concorrenti frapposti tra Vicenza e la campionessa del mondo milanese (con papà napoletano e madre pugliese, però), tra cui l’ambizioso Chieri e alcuni ricchi club di A2, tra cui quelli di Padova e Altamura, ma su tutti hanno vinto il corteggiamento reale e pressante del dg biancorosso e i suoi programmi orientati al futuro, non solo a un sia pur consistente rafforzamento immediato, che vedono Valentina come il primo “colpo” in proiezione 2005-2006, quando le italiane in campo saliranno obbligatoriamente a 3 (più i corrispondenti cambi).
Valentina Borrelli, la biondissima schiacciatrice, è da sempre nel giro azzurro (oltre al trionfo mondiale nel 2004 ha vinto i titoli europei pre juniores e juniores, oltre ad un argento e un bronzo mondiale sempre nelle categorie pre juniores e juniores), con nascita sportiva nella gloriosa Pro Patria (in B2 dal 93 al 95), due stagioni a Cislago in A1 (95-97), una a Roma (97-98), nella Magna Carta giunta quarta il classifica, prima dell’anno vicentino (98-99), dei 5 trascorsi a Spezzano dal 99 al 2004 (2 anni in A2 e 3 in A1) e della sfortunata parentesi di quest’inizio stagione a Lodi conclusasi l’altro giorno col suo approdo felice sulle rive (piccole) ma affidabili del Bacchiglione.