Il percorso formativo dedicato all’uso consapevole del web ha visto, la scorsa settimana, Leo Lo Bianco e Katarina Barun protagoniste insieme agli studenti del Liceo Scientifico Vittorio Veneto di Milano.
Promuovere il benessere digitale attraverso l’uso attento e consapevole dei social network. E’ questo il tema dell’incontro promosso dalla Volley TIM Cup che si è svolto al Liceo di Milano, che ha chiamato a raccolta i ragazzi delle scuole superiori per metterli in guardia sulle insidie che si nascondono nel web per favorire un utilizzo socialmente utile della rete. L’incontro ha visto protagonisti il Professor Federico Tonioni, responsabile del primo ambulatorio italiano per la dipendenza da internet presso il Policlinico Gemelli di Roma, e Rudy Bandiera, blogger ed esperto di comunicazione web e social, che hanno sensibilizzato ragazzi e insegnanti su una tematica di fondamentale importanza nel processo di crescita degli adolescenti. All’incontro hanno partecipato anche Eleonora Lo Bianco e Katarina Barun.
Entrambe hanno parlato della loro esperienza con i social network e con il cyberbullismo: “Non ho un buon rapporto con tutto ciò che è la tecnologia – ha raccontato Lo Bianco – non ho profili Facebook, Twitter o Instagram. Non sono particolarmente “social”… Ho scelto lo sport all’età di 8 anni per riempire il mio tempo, per fare una vita sana e per vivere le amicizie e il gruppo. L’ho fatto quando ancora la tecnologia non era evoluta come lo è oggi. Non sapevo quasi nemmeno cosa fosse il telefono. Ma con il passare degli anni sono rimasta legata alla mia generazione, pur evolvendomi ma non facendomi contagiare da questa voglia di “navigare”.
Uso poco telefono e computer e soprattutto non mi piace usarli per comunicare: sono convinta che debbano essere vissuti come strumenti di utilità, non come compagni di vita”.
“Io utilizzo Facebook per tenermi in contatto con gli amici lontani – ha detto Katarina Barun. Che ha sottolineato come in passato è arrivata a chiudere il suo profilo – La gente si permette di dirti molte cattiverie nascondendosi dietro una tastiera e un nikname. Non lo accettavo e sono arrivata a chiudere la mia pagina facebook per qualche tempo. Ora accetto contatti solo con chi conosco veramente”.
Il Professor Federico Tonioni ha spiegato così agli studenti i mutamenti portati da internet: “Il fenomeno internet ha portato, nelle vite delle famiglie e, in particolare, in quella dei più giovani, una rivoluzione che è anche una evoluzione. Lo sport ha un ruolo importante nel processo di crescita in un’epoca caratterizzata dall’iperconnettività e progetti come la Volley TIM Cup, che si rivolgono ad una fascia d’età particolarmente sensibile alla tematica, aiutano i ragazzi a provare emozioni vere, ad intrecciare relazioni reali. Attraverso l’attività fisica, si impara a conoscere gli altri e comprendere se stessi”.
Anche Rudy Bandiera ha sottolineato i cambiamenti di questi decenni: “Il mondo è cambiato di più negli ultimi 20 anni che nei precedenti 100, ma non solo: se prendiamo per vera la suddetta frase, allora dobbiamo anche considerare che è cambiato molto di più negli ultimi 10 che nei precedenti 50 e molto di più negli ultimi 3 che nei precedenti 10. Morale: il cambiamento è logaritmico, cioè evolve in maniera esponenziale. Se quello che abbiamo detto sopra è un assioma, ovvero una evidenza ritenuta vera ed inconfutabile, va da se che nei prossimi anni l’evoluzione, o come la vogliamo chiamare, è destinata a velocizzarsi ulteriormente, in maniera vertiginosa: quello che era nuovo 3 anni fa è vecchio oggi. Quello che è nuovo oggi sarà vecchio domani. Ci sono soltanto due strade da seguire per il nostro benessere in un mondo così veloce e sono consapevolezza e responsabilità. Consapevolezza di come le cose cambiano, dei rischi e delle opportunità. Responsabilità perché ad ogni nostra azione online corrispondere una reazione, anche offline”.
Il web può diventare oggi un mondo parallelo in cui rifugiarsi ed essere qualcun altro senza doversi esporre emotivamente di persona. Gli strumenti digitali sono in parte un rifugio e in parte un filtro. Per questo i ragazzi hanno perso l’abitudine a percepire il proprio corpo quando devono comunicare di persona con i loro interlocutori: fanno fatica a guardare loro negli occhi oppure diventano rossi quando devono esprimere un concetto. Allo stesso tempo però gli adolescenti con un telefonino in mano si sentono più liberi di esprimere le proprie emozioni inventando anche nuove forme di espressione come l’uso delle emoticon o dei selfie. Così se gli utilizzatori di nuove tecnologie risultano, ad esempio, più creativi e maggiormente informati, è anche vero che esistono gravi casi di dipendenza ed altri effetti sul comportamento da analizzare con attenzione.
Le ricerche del Prof. Tonioni sull’utenza del Day Hospital di Psichiatria del Gemelli – 600 casi di cui l’80% costituito da ragazzi assuefatti alla rete – evidenziano casi estremi di abuso del web come l’iper-connessione, che può arrivare fino alle 18 ore, la perdita di sonno e la concezione distorta del tempo e dello spazio. Un processo di reclusione sociale che ostacola la parte emozionale delle relazioni interpersonali e che rende difficile ai ragazzi il rapporto con gli altri dal vivo.
All’interno di questo contesto sociale, lo sport risulta essere il principale strumento di diagnosi delle patologie legate all’abuso di internet. Chi pratica un’attività sportiva fa un uso consapevole del telefonino perché è parallelo all’impiego e alla percezione del proprio corpo mentre fa sport; così si evita quella situazione di reclusione sociale che rischia di trasformarsi in patologia e si vive un’adolescenza sana. La pratica sportiva unisce, dunque, ciò che di buono hanno portato le tecnologie 2.0 con gli aspetti positivi della socializzazione, diventando momento fondamentale di crescita e formazione dei ragazzi.
CHE COS’E’ LA VOLLEY TIM CUP. La Volley TIM Cup è l’iniziativa promossa da TIM, Lega Pallavolo Serie A Femminile e Centro Sportivo Italiano con l’obiettivo di avvicinare la pallavolo delle atlete professioniste a quella delle giovani giocatrici promuovendo i sani valori di uno degli sport di squadra per eccellenza.
Sui campi da gioco la Volley TIM Cup vede protagoniste le squadre degli oratori diocesani e le scuole delle regioni sede dei club di Serie A1 e Serie A2 partecipanti alla Master Group Sport Volley Cup. A sfidarsi sono oltre 200 formazioni Under 16 del mondo CSI per un totale di 3000 ragazze in tutta Italia. Le squadre finaliste passano alle fasi nazionali che si svolgeranno durante il pre-partita delle finali di Coppa Italia del campionato femminile di serie A.
Oltre a calcare i campi della Serie A1, la Volley TIM Cup permette alle ragazze delle squadre iscritte al torneo di conoscere da vicino le loro beniamine, allenandosi con i club di serie A.
L’iniziativa è supportata dal sito www.volleytimcup.it e sui social attraverso l’hashtag #volleytimcup.
La Volley TIM Cup è realizzata in collaborazione con Master Group Sport.