Le sofferenze aiutano a comprendere meglio. Perché un sorriso spesso nasconde qualche lacrima. E allora la felicità del momento non può trascendere dal ricordo delle angosce che hanno sottolineato lunghi tratti del cammino. Una consapevolezza che la
Marche Metalli porta con sé in un momento in cui i risultati, finalmente, le danno ragione: sette volte a punti nelle ultime otto partite, lasso di tempo importante in cui solo cinque squadre hanno fatto meglio, recuperi sostanziosi in chiave salvezza. Contro Sassuolo “ho visto la più bella Marche Metalli della stagione” ammetteva coach Salvagni domenica sera. Una squadra capace di offendere dopo essere stata offesa, di ottenere riscontri eccellenti a muro e in difesa, di cambiare copione a recita in corso (con il fondamentale di battuta). Una squadra con una
Barbara Campanari travestita da regina Mida della situazione: tutto quello che ha toccato è diventato oro. “In fondo un po’ me lo sentivo – confessa la centrale di Frosinone –, sono contenta perché questo è il frutto di tanto lavoro”. Qualche annotazione numerica: 19 punti, 5 muri, gli stessi punti delle centrali di Sassuolo. Il totale è sontuoso: miglior centrale del campionato in quanto a punti realizzati (187). “Da una parte sono felice, dall’altra non posso non pensare alla classifica e questo mi pesa moltissimo”. Il provvidenziale innesto di Savostianova (17 punti a partita) “è stato importante, era una giocatrice che ci mancava”. Fermo restando che se oggi la Marche Metalli può concedersi un sorriso è perché fino qui ha saputo stringere i denti. “E’ vero e sono sicura che da questo momento andremo in crescendo. Siamo tutti lì, il campionato è apertissimo e magari tra qualche domenica saremo a metà classifica. Lasciatemi essere ottimista”. Concesso.