Vincere una Coppa Italia indossando la maglia della Foppapedretti? E’ una sensazione che il capitano ha già provato. Paola Paggi lo ha vissuto nel 2006.
Dieci anni dopo è ancora qui. Protagonista con quella maglia. E con quella grinta. Pronta, valigia in mano, verso Ravenna. Dove la attende Casalmaggiore per la Semifinale di sabato sera. E dove ha tanta voglia di far vivere alla Foppapedretti un week end da protagonista.
Con quale obiettivo si parte per Ravenna? “Vogliamo la Finale di Coppa Italia, come tutte le quattro partecipanti. La vittoria in Semifinale sarebbe per noi un passo importantissimo, perché poi in Finale può succedere un po’ di tutto”.
Quali sono le sensazioni alla vigilia? “Siamo in un momento buono, lo hanno dimostrato le ultime partite che ci hanno aiutato ad arrivare al top. La stessa gara con Piacenza, pur persa 3-0, e il tie brek di Novara hanno fatto vedere una Foppapedretti capace di giocare ad alto livello, quindi fa ben sperare per il futuro”.
Qual è l’arma in più della Foppapedretti? “Siamo dodici giocatrici che possono giocare, nel senso che durante l’anno ci stiamo alternando molto. Quindi nel momento in cui una è in difficoltà può respirare tranquillamente perché c’è un’alternanza buona, con la capacità di mettere in campo quello che c’è di meglio in quel momento”.
Come si batte Casalmaggiore? “Si può battere a partire dalla battuta, perché se hanno la palla in mano, come noi, hanno un gioco molto veloce. Quindi bisogna infastidire la loro ricezione in modo da sistemare meglio muro e difesa. E poi bisogna fare attenzione alle loro centrali, che hanno un muro importante. Dovremo essere brave a evitarlo”.