Al risveglio sembra di essere ancora in un sogno. Ma no, è tutto vero. Il giorno dopo è realtà. La Coppa Italia 2016 è nella bacheca della Foppapedretti. Va ad aggiungersi alle cinque conquistate nel 1996, 1997, 1998, 2006 e 2008.
Sì, risplende lucente nel primo giorno di primavera dopo una notte di emozioni. Dopo due sfide difficili da spiegare a parole. Dopo due vittorie in una Final Four, la sedicesima per il Volley Bergamo, marchiate, ancora una volta, dal dna di questa Società.
Dalla dea Lo Bianco all’imperatrice Barun, dall’uragano Plak, a Paola Cardullo, che ha fatto scuola e ha lasciato senza fiato con le sue difese. Dalle esplosioni incontenibili di Aelbrecht e Sylla alla calma olimpica di Paggi e Gennari, anche nei momenti più caldi dei match. Dalla tenacia spiazzante dell’ultima arrivata, Vesna Durisic, scesa in campo come una veterana del gruppo affamata di trionfi, fino all’esuberanza di Mori, Mambelli e Frigo. Tutte sono state artefici di un sogno guidato da coach Lavarini. Tutti hanno risposto presente nel momento più importante. Di fronte al trofeo tricolore hanno mostrato a tutti di che cosa può essere capace questo gruppo, questa Società.
E ora? E ora due settimane per chiudere la Regular Season e tuffarsi nei Play Off. Perché, pur svegli, il sogno continua. E il giorno dopo diventa un giorno come gli altri ma con tanta voglia in più di mostrare la mondo la Foppapedretti.
foto rubin/lvf