Venerdì 15 aprile, PalaRadi Cremona. Si spegne contro Foppapedretti Bergamo, il sogno della Pomì Casalmaggiore di bissare lo scudetto 2015. Una sconfitta comunque onorevole, contro una squadra che si candida come autorevolissima pretendente a succederle nell’albo d’oro.
La cronaca. Vietato perdere: Pomì Casalmaggiore deve tentare l’ennesima impresa. Il popolo rosa ci crede, e ripropone una torcida “Montichiari style”. Anche la tifoseria rossoblu fa la sua parte, ma il PalaRadi alza la voce. “Chi non salta non ci crede”, intona il pubblico di casa; e Tirozzi salta subito più alto del muro Foppapedretti. Due muri di Stevanovic, ed è 3-0. E’ un’altra Casalmaggiore, rispetto a quella di Bergamo: più aggressiva e convinta, e Bergamo si confonde. Sul 9-4 coach Lavarini chiama il primo time-out: le ospiti ritrovano il bandolo della matassa, e sul 10-7 è time-out Barbolini. Aelbrcht chiama le compagne alla battaglia, ed in campo c’è ora più equilibrio. La rincorsa di Bergamo finisce sul 14 pari con Barun in battuta. Gennari schiaccia il sorpasso: per Pomì è una fase difficile del match, di fronte ad una Foppa determinata a chiudere il conto. Invasione di Gibbemeyer, ed è 16-19: occorre fermare l’inerzia rossoblu, e Barbolini chiede una sospensione. Gibbemeyer si riscatta murando Plak, ma anche il muro di Aelbrecht funziona: 18-21. Sul 19-23, Barbolini getta nella mischia Cambi e Matuszkova, ma non basta: il primo set è di Bergamo.
Le padrone di casa sentono il colpo, e Bergamo scappa: 0-6. Il primo punto rosa è un’astuzia di Tirozzi. Matuszkova fa fruttare il suo turno di battuta, e la Pomì recupera sino al 4-7. Bergamo mette a segno un altro break, con la ricezione in evidenza: 7-12. Casalmaggiore soffre, in campo e sugli spalti, ma non molla: 15-20. Barun in battuta e Mori a muro mettono a segno il break decisivo: 15-25.
Sotto due set a zero, ora alla Pomì serve l’impresa per ribaltare le sorti del match. Tirozzi ci crede, e picchia dalla linea di battuta e dal campo: 4-0. Come sempre, per esaltarsi alla Pomì servono le imprese impossibili: è 8-1, e poi 12-4. Lavarini getta nella mischia Durisic, che si fa sentire a muro. La partita s’infiamma, con Cardullo e Sirressi pigliatutto in difesa. Lo Bianco cade male e si fa male al braccio sinistro; entra Mori, che serve con precisione una Barun impeccabile. Picchia la croata, ma picchia anche la tedesca Kozuch. Foppapedretti non vuol saperne di mollare il set e lotta su ogni pallone. Tirozzi s’innervosisce su una decisione arbitrale: per lei cartellino giallo, e Barbolini la sostituisce con Bacchi. Le ospiti risalgono sino al 22-18. Un mani-fuori di Stevanovic chiude il set: 25-20
Quarto set: Lavarini recupera Lo Bianco, insiste su Sylla, e si porta sullo 0-2. Tirozzi e Kozuch non ci stanno: 2-3. E’ grande spettacolo. Sylla e Durisic costruiscono il sorpasso; Lloyd si disunisce Kozuch batte in rete, Tirozzi pesta la riga in battuta, il PalaRadi rifiata: 16-19, e Barbolini chiama il time-out. Il popolo rosa sembra aver esaurito la carica, in campo e sugli spalti, e Bergamo scappa via: 17-23. Entra Bacchi per Tirozzi, ma il match è segnato: Barun mette a terra il punto che mette fine ai sogni Pomì. Il PalaRadi saluta le sue beniamine: “Grazie ragazze”. Sarà comunque una stagione da ricordare: “I campioni dell’Europa siamo noi”.
I commenti. Patron Boselli: “Complimenti a Bergamo, che ha dimostrato di meritare questa vittoria. Abbiamo pagato forse un calo di concentrazione, uno scarico emotivo e di tensione. Le ragazze hanno dato quello che avevano: sono certo che in condizioni più normali e tranquille, senza una finale di Champions in mezzo, le cose sarebbero andate diversamente”. Coach Barbolini: “Oggi era una Pomì diversa, rispetto a quella mai entrata in partita di Bergamo. Ma Foppapedretti ha giocato meglio e meritato di vincere, e faccio loro tanti in bocca al lupo per il prosieguo. Peccato: è un campionato molto equilibrato; e, superando la serie, sono certo che avremmo potuto fare ancora della strada. C’è rammarico: l’anno prossimo, in campionato, vedremo di far meglio”. Kozuch: “Sulla partita, poco da dire: Bergamo ha giocato molto bene. Noi ci abbiamo messo il cuore, ma non è bastato. Le mie lacrime? Non mi aspettavo che il campionato finisse qui, con questo gruppo e questo pubblico”. Barun: “Noi siamo partite forte. La Pomì ha saputo tornare in partita, e con la palla in mano è una squadra impressionante: per questo abbiamo capito che bisognava dare ancora di più. E’ andata bene, ma in effetti penso che stiamo giocando una bella pallavolo. Lo scudetto? Noi ci crediamo”.
Pomì Casalmaggiore – Foppapedretti Bergamo: 1-3 (21-25, 15-25, 25-20, 18-25)
Casalmaggiore: Bacchi, Lloyd 2, Sirressi (L), Cecchetto ne, Ferrara ne, Gibbemeyer 12, Cambi, Piccinini 7, Olivotto ne, Kozuch 16, Stevanovic 13, Tirozzi 11, Matuszkova 1. All. Barbolini, vice Bolzoni.
Bergamo: Mori 1, Plak 7, Frigo ne, Gennari 6, Cardullo (L), Aelbrecht 10, Paggi 8, Barun-Susnjar 23, Lo Bianco, Durisic 4, Mambelli ne, Sylla 8. All. Lavarini, vice Angelini.
Note.
Arbitri: Goitre-Braico.
Spettatori: 3294.
Durata set: 27’, 24’, 29’, 26’.
Ace: Pomì 4, Foppapedretti 4.
Muri-punto: Pomì 2, Foppapedretti 10.