Finisce così, tra le lacrime delle dodici giocatrici e il boato dei seicentocinquanta bergamaschi che hanno invaso Piacenza. Finisce con l’abbraccio della marea rossoblù che ha avvolto la Foppapedretti come dopo un trionfo. Si chiude una stagione che ha regalato a Bergamo la Coppa Italia e il sogno di una Finale Scudetto scivolato via al termine di una Semifinale portata fino a Gara 3 e vissuta fino all’ultima palla.
Il Popolo Rossoblù ha dato ancora una volta tutto se stesso alla squadra, le ha reso omaggio e l’ha inneggiata. Come sempre, certo. Ma negli ultimi mesi l’entusiasmo è tornato alle stelle. La Foppapedretti ha sentito vicino a sé i suoi tifosi come non mai. E ha provato a ricambiare questo indescrivibile amore. Arrivando a un solo passo dal sogno.
Ma la crudeltà di una Semifinale giocata ai livelli di una Finalissima, non può cancellare una stagione piena di emozioni. Un’annata da brividi. Un meraviglioso trofeo tricolore riportato a Bergamo. Un PalaNorda sempre stracolmo. Una marea di giovani, giovanissimi e non solo pronti a invadere l’arena del PalaSport al termine di ogni match per abbracciare le stelle che hanno illuminato la Foppapedretti.
E’ proprio questo popolo l’energia primaria di questa Società: unico, sportivo, eccezionale. Nella vittoria come nella sconfitta. Gioia e lacrime vissute con la medesima passione. Con un amore mai scontato ma sempre travolgente
Ora si avvicina il rompete le righe: Sylla e Gennari si uniranno presto alla Nazionale italiana per preparare il torneo di qualificazione olimpica, Plak volerà in Olanda per fare altrettanto. Tutte faranno ritorno a casa, portando con se la Coppa Italia ma lasciando un pezzo di cuore a Bergamo, dove hanno vissuto mille emozioni, dove sono state travolte dalla passione. Quella autentica. Quella a tinte rosso e blu. Quella che solo Bergamo e la Foppapedretti possono dire di aver provato.
foto rubin/lvf