Marche Metalli Castelfidardo: non si poteva fare di più contro Padova
Autore: Lega Volley Femminile
10 Febbraio 2005

La partita più ingrata nel momento più delicato. Padova si conferma avversario poco commestibile e per nulla digeribile dalla Marche Metalli: 3-0 come all’andata. Stesso copione, anche se in un contesto assolutamente differente. Nessun alibi di comodo, sarebbe un guaio, ma di certo l’emergenza influenza che ha falcidiato la squadra alla vigilia della trasferta in Veneto ha reso maledettamente più complicato confrontarsi con la seconda forza del torneo di A2. François Salvagni allarga le braccia. “Non eravamo pronti per giocare questa partita in un momento di difficoltà oggettiva come questo. Siamo andati a sostenere un esame con la consapevolezza di non aver studiato. Non per una questione di volontà, ma per situazioni contingenti. Dopo l’addio di Santiago stiamo cercando di mettere delle toppe, la settimana scorsa per lo meno avevamo avuto il tempo per ridisegnare la squadra con due amichevoli. Stavolta non ci siamo praticamente allenati, anche per via dell’influenza (che ha bloccato Campanari, Mazzoni e Stanga, ndr.) che non ci ha consentito di farlo. Contro Busto Arsizio alcune cose avevano funzionato, altre meno, ma non abbiamo avuto il tempo per sistemare certi meccanismi. Senza dimenticare che abbiamo affrontato un avversario che ha giocato bene e che, per caratteristiche tecniche, sa crearci parecchi problemi. Bisognava avere la forza per controbattere certe situazioni di gioco, ma sono cose che fai quando stai bene”. Il tecnico della Marche Metalli prende fiato. “Non sono arrabbiato, anche se adesso dobbiamo cancellare in fretta la partita di Padova e pensare alla prossima. Consapevoli che occorrerà colmare le lacune con qualcosa in più, con l’agonismo ed anche con il talento”. La vittoria di Collecchio contro Cavazzale ha riportato Castelfidardo sul fondo della graduatoria. “La classifica non mi preoccupa, perché la situazione complessiva rimane positiva, avendo da giocare una gara in più delle nostre avversarie e potendo contare su sei confronti casalinghi su undici. Ma è chiaro che dovremo cercare di rimanere agganciati al gruppo che lotterà fino in fondo per non retrocedere”. Imperativo categorico nel cominciare a pensare al derby di domenica contro Corridonia. “Adesso ci lecchiamo le ferite, domani ci mettiamo i cerotti e per domenica saremo guariti. Ci è già successo in altre occasioni. Ricominciamo con la volontà di farlo”.

 

 

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