Hermaea Olbia
22/11/2024
Hermaea a caccia di un’impresa contro l’Itas Trentino
A caccia di un’impresa da ricordare. Dopo la bella affermazione esterna in 3 set sul taraflex di Melendugno, l’Hermaea Olbia torna al G...
LeggiFinalmente per Il Bisonte Firenze è arrivato il momento della prima amichevole della sua preparazione in vista del campionato di serie A1 2016/17. Domani la squadra di Marco Bracci farà il suo debutto stagionale in un impegno agonistico affrontando niente meno che le campionesse di Russia della Dinamo Mosca: l’appuntamento è per le 18.30 al PalaTerme di Montecatini, che poi da venerdì a domenica sarà teatro dei tre incontri di qualificazione agli Europei della nazionale italiana femminile. Coach Bracci avrà tutto il gruppo a sua disposizione ad eccezione di Beatrice Parrocchiale, impegnata proprio con la nazionale azzurra, e sfrutterà il proibitivo test con le russe soprattutto per cominciare a valutare il grado di preparazione e di intesa delle sue ragazze, e i primi accorgimenti tecnico-tattici. Di fronte si troverà una squadra che da qualche giorno è al lavoro in Italia, e che venerdì scorso ha già affrontato in amichevole la Unet Yamamay Busto Arsizio, vincendo tutti e quattro i set giocati e mettendo in mostra le sue stelle, su tutte l’opposto della nazionale russa Natalia Goncharova, ma anche le sue connazionali Shcherban, Fetisova, Malova e Pankova, tutte reduci dal quinto posto alle Olimpiadi. A margine della partita ci sarà anche l’occasione per presentare le nuove tenute da gioco Mizuno per la stagione 2016/17, alla presenza della dirigenza de Il Bisonte e dei vertici dell’azienda giapponese.
LE PAROLE DI MARCO BRACCI – “Sarà una partita molto molto impegnativa, perchè giocheremo contro una delle formazioni più forti d’Europa: mi auguro di cominciare a intravedere qualcosa di ciò che stiamo provando, c’era l’occasione di poter giocare un test del genere e ho pensato fosse importante farlo, anche se la condizione ancora non è delle migliori. E’ sempre utile quando si può giocare e misurarsi contro squadre forti, perché permette anche di capire a che punto siamo e cosa dobbiamo fare per migliorare”.