Lardini, le dichiarazioni di Andrea Quintini e Tereza Vanzurova
Autore: Lardini Filottrano
8 Dicembre 2016

lardini_08122016Sudata, combattuta, fortemente voluta e per questo ancora più bella. La nona vittoria è una gioia al quadrato per una Lardini che con quattro turni di anticipo sulla conclusione del girone di andata si è già messa in tasca il biglietto per la partecipazione alla coppa Italia di categoria (+14 sulla nona in classifica). Doveva essere una partita difficile e il campo lo ha confermato, soprattutto per i meriti di una Delta Informatica Trentino di indubbio spessore. Ma la Lardini ha saputo ancora una volta andare oltre la qualità altrui. “Abbiamo sofferto un po’ in ricezione – ha sottolineato a fine partita il vice allenatore della Lardini Filottrano, Andrea Quintini –, ma siamo stati bravissimi a rimanere sempre dentro la partita, a combattere anche nelle azioni più complicate. Abbiamo conquistato tre punti pesanti con una prova di livello e sono punti che contano tanto”. Di tempo per soffermarsi troppo su ciò che è stato non ce n’è, le energie sono già proiettate a ciò che dovrà essere. “Dobbiamo correre perché dal prossimo impegno (domenica a Olbia, ndr) ci separano pochissimi giorni. E abbiamo la necessità di continuare a porre l’attenzione sulle cose che dobbiamo fare”. Determinanti nel successo su Trento i 27 punti di Tereza Vanzurova, uno in più di quanti ne aveva scritti a referto a Soverato. “E’ stata una partita difficile e simile a quella disputata in Calabria – ha ammesso a fine gara l’opposta della Lardini – e queste sono prove che servono: sappiamo che abbiamo la forza per rialzarci e vincere. Abbiamo conquistato un successo sofferto e per questo sono ancora più contenta. I punti personali? E’ bello quando senti la fiducia dell’alzatrice e di tutte le compagne. Adesso ci riposiamo qualche ora e poi pensiamo ad un’altra trasferta importante”.

In tv. La gara tra Lardini e Delta Informatica sarà trasmessa domani (venerdì 9) alle ore 22:00 sul canale 11 di Tvrs Marche con telecronaca a cura di Manolita Scocco.

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