Smi Roma Volley
22/11/2024
Le Wolves attendono Scandicci nell’anticipo di campionato
La SMI Roma Volley, dopo essere tornata a muovere la classifica grazie al punto conquistato nella gara terminata al tie-break contro Il Bisonte Fir...
Leggi80 anni e non dimostrarli. La stagione 2016/2017 resterà negli annali del Volley Pesaro perchè coincide (e coinciderà) con due compleanni prestigiosi: i 30 anni della Snoopy (appena compiuti) e i 50 della Robur (nell’anno che verrà). E se ciò è stato possibile è perchè al timone del Volley Pesaro ci sono loro: Giancarlo Sorbini e Barbara Rossi, uniti nella vita e nella passione sportiva, la pallavolo.
Non si sono persi d’animo quando, nel 2013, hanno dovuto certificare la fine di una storia stupenda (la mancata iscrizione al campionato di serie A della Robur dei tre scudetti consecutivi e di altri trofei vinti in serie), si sono rimboccati le maniche e sono ripartiti dalla B1, grazie alla Snoopy, e a quei pochi collaboratori che hanno deciso di condividere il progetto e riprendere il cammino (Paolo Mencarini, Leo Giulianelli e Fiorino Mengacci in Società, Stefano Gambelli per il giovanile e Matteo Bertini quale guida tecnica della prima squadra).
Ora, con il vecchio anno ormai al tramonto, è giusto fare un bilancio di ciò che è stato ma, soprattutto, di ciò che sarà.
“Quello che sta per concludersi è stato un 2016 decisamente positivo! – esordisce Barbara Rossi – Nel campionato scorso eravamo partiti per salvarci e invece abbiamo concluso la regoular season al quarto posto e perso gara 3 di semifinale play off (contro Monza, poi promossa); attualmente, nel nuovo torneo, occupiamo la seconda posizione anche se siamo reduci da un periodo non brillantissimo. Per quanto riguarda il settore giovanile – continua – stiamo facendo un buon lavoro: abbiamo iniziato una serie di collaborazioni con le Società della Provincia per cercare di alzare la qualità tecnica. E le duemila persone che hanno gremito il PalaCampanara dimostrano che c’è voglia di pallavolo di alto livello: è stata una risposta confortante del territorio al di là del risultato finale!”
Giancarlo Sorbini: “Parto dal Settore Giovanile: chiudiamo il 2016 insigniti del Marchio d’Oro di Qualità, premio di prestigio ottenuto per la prima volta dalla nostra Società perchè finora avevamo collezionato solo quelli d’Argento. Tra le 700 Società che si occupano di Giovanile, arrivare tra le prime 10 in Italia, di cui migliori 5 nel settore femminile, è per noi motivo di grande orgoglio perchè alla base di tutto ciò, c’è sì pura passione, ma anche l’impegno costante della Società e degli allenatori coordinati da Stefano Gambelli.
E questo ci spinge ad alzare l’asticella, cercando di superare i nostri limiti: basti pensare che l’anno scorso abbiamo affrontato il campionato di serie C con tutte ragazze del 1998 mentre in questa stagione lo stiamo facendo con la più ‘anziana’ che è nata nel 2000. Ciò dimostra che a noi non sta a cuore solo il risultato, ma la crescita complessiva di ogni nostra atleta. Sulla prima squadra credo che parlino i risultati: lo scorso torneo, chiuso in maniera esaltante, ci ha dato la spinta per provare a tentare il salto nella massima categoria in questa stagione. Lo spirito è sempre quello che negli anni ha caratterizzato la costruzione delle nostre squadre: giovani atlete, con qualche elemento di esperienza ed una sola straniera. Dell’anno scorso sono rimaste solo la palleggiatrice, la centrale e il libero che potrebbero rappresentare la spina dorsale di una formazione e cambiando tanto è inevitabile che, soprattutto all’inizio, possano sorgere piccoli problemi, soprattutto di amalgama. Però fa piacere sapere che la nostra Società è ancora ambita: tante vogliono venire a Pesaro per chi siamo aldilà dei risultati sportivi”.
Sarebbe bello, in un futuro prossimo, vedere qualche ragazza del Settore Giovanile arrivare in pianta stabile in prima squadra.
Rossi: “Come detto, stiamo cercando di alzare il livello qualitativo delle nostre giovani proprio per arrivare a questo obiettivo. Attualmente abbiamo diverse ragazze che disputano, in altre Società, campionati di B2, alcune in B1 e altre in A2. Vorremmo abbinare il percorso della prima squadra con il Settore Giovanile per far sì che la serie A possa comprendere nostre giovani nel roster: non è stato possibile farlo quest’anno perchè l’obiettivo dichiarato è la promozione e avevamo bisogno di giocatrici giovani ma con esperienza di campionati importanti”.
30+50… un bel traguardo…
Sorbini: “…= 80! Per la Robur sono stati anni belli ed intensi perchè la longevità sportiva non è automatica ed è frutto di grandi sacrifici da parte di tutti. Ma siamo stati ripagati e siamo felici perchè abbiamo mantenuto, nel corso degli anni, i nostri principi e la nostra identità che ci ha permesso di ritrovare persone amiche siano essi dirigenti o tifosi. Stesso discorso si può fare per la Snoopy che ha avuto nel palazzetto (il PalaSnoopy – ndr) la sua sublimazione e la sua stella polare su cui contare vista anche la cronica difficoltà, a Pesaro, di organizzarsi in altre palestre. Tutto ciò ci ha permesso di programmare un certo tipo di lavoro sul giovanile potendo contare su persone, come ad esempio Stefano Gambelli, che sono con noi da diverse stagioni. Insomma un occhio alla storia ma sempre proiettati nel futuro”.
Rossi:”Guardarsi indietro è sempre importante perché le esperienze del passato possono essere insegnanti di vita, ma è ancora più vitale proiettarsi nel futuro, avere idee, fare cambiamenti per non bloccarsi in ciò che siamo, un movimento sportivo è tale se anche le scelte rispecchiano visoni di dinamicità ed evoluzione. La nostra promozione in A2 ha di per sè qualcosa di storico perchè ha permesso alla Snoopy di approdare, per la prima volta, in serie A mentre ha riavvicinato la Robur a quella che, fino a due anni prima, era la sua casa abituale. Per questa importante ricorrenza proviamo a fare un altro passo storico così come è stata, a suo tempo, la scelta di unire la Snoopy alla Robur con la nascita del Volley Pesaro: ha permesso ad entrambe di sopravvivere, rafforzandosi contestualmente”.
Nel 2017 Pesaro sarà “Città Europea dello Sport”. Che ritorno positivo potrà avere anche il volley?
Sorbini: “Positivo, non so. Mi spiego meglio., è sicuramente un brand che aiuterà perchè darà visibilità alla città, ma poi dovranno essere le Società a organizzarsi al meglio per sfruttarlo. Soprattutto dovrà valere per tutti gli sport e non solo per quelli più in voga altrimenti perderà l’essenza del suo significato. Anche perchè dovremmo essere noi a dare visibilità alla città e la città dovrà evidenziare gli sforzi delle società più attive. Un’idea per sfruttare questa occasione potrebbe essere quella di non far pagare la tassa di soggiorno così come quella di applicare sconti negli alberghi, migliorando però anche la viabilità e risolvendo, contestualmente, l’annoso problema della fatiscenza di molti impianti. E in questo, la politica potrà fare molto sull’onda lunga dello sfruttamento di questa occasione importante. Altrimenti resterà un bello spot e basta”.
Rossi: “E’ un’occasione che va sfruttata per aiutare fattivamente tutti gli sport creando più spazi e migliorando gli impianti dove praticare le diverse discipline”.
Capitolo sponsor. Fanesi, con il marchio “myCicero” sta aiutando molto la Società ma, in prospettiva, potrebbe non essere sufficiente…
Sorbini: “Negli anni abbiamo modificato la nostra immagine perchè, da fuori, sembrava che potessimo sopravvivere con l’autogestione. Ma così non è, e non sarà sufficiente anche perchè non è facile trovare chi ti aiuta in questa città. Fanesi si è avvicinato alla nostra realtà, appassionandosi, perchè ha trovato persone serie con cui confrontarsi, professionisti che traducono in fatti ciò che dichiarano. La naturale conseguenza è stata che oltre a voler confermare l’abbinamento con la nostra Società, ha aumentato anche l’esposizione finanziaria e questo, per noi, è motivo di grande orgoglio e soddisfazione e ci fa guardare al futuro con più ottimismo. Il nostro sport non può attirare solo per un ritorno di immagine ma anche per i valori che sa trasmettere e questo, noi, proviamo a farlo tutti i giorni e i risultati si vedono perchè anche piccole realtà hanno incominciato a interessarsi al nostro mondo. E poi vedere il palazzetto pieno in occasione del derby con Filottrano ci dimostra che c’è voglia di volley nella nostra città: perchè se è vero che fra questi tifosi, ben 600 erano dorici, i 1.400 erano pesaresi e tra questi potrebbero esserci potenziali sponsor. Dovremo solo avere pazienza continuando a lavorare come sappiamo e come abbiamo fatto finora”.
Rossi: “Abbiamo cambiato l’obiettivo dopo la stagione straordinaria dello scorso anno ma questo deve essere coniugato anche all’aspetto economico. La nostra permanenza in A2 deve essere limitata nel tempo perchè questo campionato costa tanto ma non ha la visibilità e le attenzioni della A1. Colgo l’occasione per ringraziare Giorgio Fanesi per l’apporto che ci dà: coniugare i valori sportivi con le esigenze aziendali rappresentano un connubio fondamentale per entrambi. E lui, e la sua famiglia, sono talmente coinvolti che ci stanno aiutando a cercare qualcuno che possa condividere la loro esperienza ma non è facile perchè, anche loro, stanno riscontrando quanto sia difficile coinvolgere aziende del territorio pesarese. Ma non demordiamo, siamo fiduciosi che il futuro possa farci incontrare persone in sintonia con i nostri ideali. ‘Valore X’ è nato anche per unire persone che credono nel cambiamento”.
E a tal proposito, il potenziamento del Volley Pesaro pare un passaggio imprescindibile per garantirgli un futuro solido.
Sorbini: “E’ da qualche anno che stiamo lavorando in questo senso, con un occhio particolare all’Ufficio Marketing. Ed è chiaro che le risorse economiche a disposizione sono decisive per lavorare in un certo modo. Dobbiamo però migliorare a tutti i livelli perchè la professionalità è importante, anche il ritorno di Otello Pedini, va letto in quest’ottica. Ma dobbiamo potenziarci ulteriormente a partire dal livello dirigenziale. Questo, senza nulla togliere a chi, in questi anni, ci ha supportato con spirito volontaristico, a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti. E’ chiaro che non si vive di pallavolo perchè, anche ad alti livelli, le strutture societarie non sono in grado di garantire stipendi elevati ai propri collaboratori ma possiamo sicuramente migliorare facendo in modo che ogni settore sappia cosa fare e possa autogestirsi in un contesto generale di vasi comunicanti dalla Presidenza allo staff e così via, a tutti i livelli, e per questo occorre potenziarci”.
Rossi: “E’ un passaggio importante e non posso che ribadire il concetto espresso da Sorbini: le risorse economiche saranno fondamentali per il potenziamento futuro della Società. Di fatto è un’esigenza non più rinviabile: abbiamo a che fare con professioniste che, arrivando a Pesaro, si aspettano delle risposte che noi siamo obbligati a dare dal punto di vista organizzativo. Dobbiamo puntare all’eccellenza, diventando una struttura sportivo-imprenditoriale senza perdere di vista, però, quel valore umano da sempre alla base di ogni successo in ogni ambito. Mi rispecchio tantissimo nella presentazione aziendale fatta da Fanesi prima della cena natalizia: una professionalità spiccata senza perdere di vista l’aspetto umano”.