Gli istanti successivi all’ultima delle ventitré fucilate di
Tatiana Menchova, che ha decretato la salvezza matematica delle ogliastrine, si possono raccontare a stento. In mezzo alla bolgia che si è scatenata al Pala Casar non c’erano solo orde di bambini ansiosi di baciare, pizzicare, e franare addosso alle eroine del momento.
La dirigenza ha alzato i calici della vittoria, ma non si è lasciata andare come ai tempi della promozione: “Ci stiamo frenando, c’è un altro obiettivo alla nostra portata, ci sfogheremo con il raggiungimento dei play – off” hanno sussurrato con malcelato ottimismo i motori dell’
Airone.
Rimane comunque un’impresa di non poco conto, che fino a due mesi e mezzo fa sembrava infattibile. Le quattro vittorie nelle ultime sei gare si commentano da sole, Manuela Caponi è riuscita a risorgere con tutte le altre compagne: Possiamo dirci salve, è una grande festa per tutto il pubblico sardo, e noi siamo contentissime”. Superare il Reggio Emilia è stato abbastanza semplice: “Sono venute qui con un piede già in A2 – continua la centrale di Nettuno – purtroppo per loro non c’è stata storia, il nostro è stato un netto dominio.” Ma la bella Manuela a dicembre credeva ancora in una inversione di tendenza? “Io ho sempre confidato nella salvezza e anche in qualcosina di più- conclude – infatti si è avverato quello che speravo e credevo.”
Il piccolo Marcus non la lascia un attimo in pace. Anche quando concede le interviste di rito, Mamma Natasa lo deve prendere in braccio, col rischio che i microfoni dei giornalisti possano subire dei simpatici attentati. La stella croata è soddisfatta ma non vuole tirare i remi in barca: “La stagione non finisce qui – ammette – mi sentirò in vacanza solo quando finirà l’ultima partita di campionato; quella di domenica è solo una bella vittoria, ottenuta con grande lavoro e tanta grinta, credo che le prossime partite saranno belle come questa”. La schiacciatrice in forza al Terra Sarda ricorda la metamorfosi collettiva: “Siamo cambiate tanto in senso positivo, ci stiamo allenando molto bene, e a parte i miglioramenti sul piano fisico, ci sentiamo ok anche moralmente, poi con l’arrivo della primavera si starà ancora meglio”. Play – off? “No comment”.
Cuccarini aspetta gli eventi, ma l’Ogliastra lo ha già fatto innamorare
E infine non potevano mancare le parole dell’artefice massimo, quello che non ha avuto alcun timore a scommettere su un gruppo che, a parte la “ciccia” in eccesso, possedeva tante belle carte da giocare.
In realtà non sembri proprio al settimo cielo..
”No, no, ti sbagli, l’entusiasmo c’è, forse non traspare ma ti assicuro che è tanto.
Possiamo chiamarla una grande impresa?
Abbiamo trascorso questi due mesi e mezzo sul filo del rasoio, con una classifica da tenere sempre sotto controllo, e con un organico ridotto all’osso dagli infortuni, potevano anche succederci ulteriori imprevisti, fortunatamente è andata nel verso giusto. Di conseguenza abbiamo lavorato tranquilli e con continuità.
Hai altre ambizioni?
Il vero obiettivo è stato raggiunto, davanti a noi si intravede un traguardo che alletta un po’ tutti: atlete, dirigenza e tifosi.
Ti riferisci ai play-off?
Sì. Vedremo di dare il massimo per ottenerli, anche se mi reputo abbastanza soddisfatto di quello che è già avvenuto.
L’Ogliastra ti è già entrata nel cuore…
Quelle trascorse in Sardegna sono state delle settimane positive, sia sul piano sportivo, sia su quello umano. In Ogliastra ho incontrato bravissime persone, gente in gamba con dei bellissimi caratteri. Per non parlare poi della zona sotto il profilo naturalistico; qui ci sono dei posti magnifici che non conoscevo.
Allora rimarrai anche il prossimo anno…..
E’ ancora prematuro dirlo. I dirigenti devono chiarire fra di loro come vogliono affrontare la prossima stagione; io devo chiedere a me stesso cosa voglio fare l’anno prossimo. Non ho avuto alcun problema a venire qui, la situazione critica di gennaio non mi ha spaventato, se ci saranno le condizioni ideali, sarò felice di restare qui.
