Luciano Pedullà in visita a Monza: le prime impressioni come tecnico della Saugella
Autore: Vero Volley Milano
15 Maggio 2017

Luciano Pedullà è finalmente arrivato nella sua nuova casa. Piemontese, classe ’57, miglior tecnico della stagione 2001/2002 della serie A1 femminile, il nuovo allenatore del Saugella Team Monza, che guiderà la prima squadra femminile del Consorzio Vero Volley alla sua seconda esperienza nella Samsung Gear Volley Cup Serie A1 femminile 2016/2017, ha respirato l’aria del Palazzetto dello Sport di Monza nei giorni scorsi, svolgendo i primi colloqui individuali con le confermate Candi e Devetag e assistendo agli allenamenti delle squadre giovanili della realtà monzese, in particolare dell’Enza Boutique Vero Volley Cislago under 18 femminile, prossima all’impegno nella final four regionali di categoria che assegnano tre posti alle finali nazionali.

“Le prime sensazioni all’arrivo al Consorzio Vero Volley sono state di una realtà incredibilmente viva – commenta il tecnico del Saugella Team Monza, Luciano Pedullà -. Questo è un luogo che vive di pallavolo in tutti i momenti, ospitando attività che si muovono in tutte le direzioni e a tutti i livelli: vedi le bambine del mini volley giocare, la squadra Under 18 femminile allenarsi in preparazione della final four regionali e gli atleti delle prime squadre vivere il Palazzetto. Tutto nella stessa struttura e nello stesso momento. I segnali di un così grande fermento sono positivi e trasmettono sensazioni di una struttura organizzata, in continua crescita. Nei giorni scorsi ho avuto i primi colloqui con alcune atlete ed i feedback sono stati molto positivi: hanno entusiasmo e grande voglia di riprendere al più presto l’attività, con l’obiettivo di migliorare, ovviamente, i risultati della passata stagione. Questo entusiasmo non può che fare piacere, perché è certamente stimolante”.

Tra le prime impressioni del nuovo tecnico monzese non può mancare un commento allo Scudetto di Novara, realtà che conosce bene per averla allenata per sette stagioni ed averla accompagnata alla conquista di una Coppa Italia nel 2014/2015 e di una Coppa Cev nel 2009. “Dando uno sguardo a come si è concluso il campionato direi che bisogna fare i complimenti a Novara per come ha saputo interpretare la stagione di quest’anno. Ha rinunciato alle Coppe, conscia del fitto calendario previsto che poi si è confermato: una regular season combattuta con dei play off serrati. Le piemontesi sono state brave ad arrivare preparate ed in buona condizione nel rush finale e questo è sicuramente merito dello staff e dell’ottimo lavoro di Marco Fenoglio, un grande lavoratore, da quello che si dice, molto attento ai dettagli. Questi sono stati i presupposti con cui la Igor ha preparato la stagione e si è meritata il tricolore: un trofeo che in questi anni ha rincorso con generosità e finalmente conquistato, motivo per cui mi sento di fargli i più sentiti complimenti”.

A distanza di due anni dall’ultima esperienza, proprio con Novara, quindi, Luciano Pedullà è pronto a tornare a calcare i mondoflex della serie A1 femminile, categoria che l’ha visto protagonista per ben dieci stagioni e da settembre per l’undicesima. Per l’allenatore della Saugella il campionato è leggermente cambiato a livello qualitativo ma non per questo non sarà competitivo. “Come sta il campionato italiano in questo momento? Direi leggermente peggio rispetto al passato. Gli errori che si vedono nelle partite, per esempio, sono molti di più: prima se ne facevano cinque, sei a set, ora sono aumentati. Questo vuol dire che sono leggermente cresciute le lacune tecniche. Sia chiaro, però, che il livello della competizione rimane sempre alto. Servirà un gruppo solido, lavoro intenso e forti motivazioni lungo il cammino, tappa dopo tappa, oltre che la costruzione di una mentalità vincente. Il che significherà tenere a mente l’importanza dell’obiettivo, senza però caricare l’ambiente di troppe aspettative esterne, cercando allo stesso tempo di non perderlo mai di vista. Tutti requisiti fondamentali che sono sicuro che la nostra squadra potrà raggiungere anche attraverso il lavoro che svolgeremo insieme. Io sono un grande appassionato di Formula 1: se la società riuscirà a mettermi a disposizione una Red Bull sarò poi io a spingerla verso la prima fila”.

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