All’altezza della capolista
Autore: Seap-Sigel Marsala
17 Dicembre 2017

“A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre. O tornare indietro. Con un po’ fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no e allora si perde” . Il monologo iniziale del film “Match point” di Woody Allen sembra ricalcare magistralmente il senso e il momento decisivo della partita odierna. Pur non volendo infatti scadere nell’enfasi, viene da pensare quanto sia importante una frazione di secondo nel destino di una storia. Purtroppo la palla è caduta nel campo sbagliato e la Sigel ha perso. Il senno di poi non esiste, ma le recriminazioni per la beffa della sorte hanno condito alla fine le dichiarazioni dei protagonisti. E’ stata infatti una gara dai toni in taluni frangenti drammatici quella che ha opposto, nel testacoda della terz’ultima di andata, la capolista UBI Banca Cuneo alla Sigel Marsala, che lotta disperatamente per abbandonare la zona retrocessione. Una partita che una grande Sigel ha interpretato nel miglior modo possibile, senza timori reverenziali e soprattutto imprimendo alla stessa toni agonistici senza soluzione di continuità. A un certo punto sembrava che le azzurre potessero riuscire a strappare almeno un punto alle piemontesi, prive della centrale Bertone e apparse in taluni frangenti stanche e disorientate. Salvo poi riuscire a restare aggrappate al match fino al vittorioso epilogo. Ma si sa, la forza di una squadra si vede anche da questi piccoli particolari. Va comunque dato tanto di merito alla Sigel, per aver disputato la sua migliore partita interna proprio contro la squadra più forte. Che oggi è apparsa sicuramente sotto tono, anche se composta da elementi di elevato spessore tecnico e atletico.
Sorretta da una stratosferica Jasmine Rossini, coadiuvata da tutta la squadra, e con una Ventura in netta crescita, la Sigel adesso può sperare, senza esitazioni, di risalire la china. Con a disposizione l’intero girone di ritorno, dovrà ripartire dalla sfida odierna e provare a guardare tutto con nuovi occhi. Cuneo invece, superato con il cuore un ostacolo che a un certo punto era diventato quasi “insormontabile” può ripartire verso il successo che merita.

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