Il presidente di Lega Mauro Fabris ospite di ‘Oltre la Rete’ su Rai Sport: “Fateci giocare di più. Cambiare i calendari, cambiare le regole”
Autore: Lega Volley Femminile
19 Dicembre 2017

Liberare i transfer per le giocatrici non convocate in Nazionale per permetterci di organizzare eventi di pre-season o post-season, al fine di allungare la stagione dedicata ai Club“. È una delle proposte che la Lega Pallavolo Serie Femminile ha presentato nell’ultimo incontro con la Federazione Italiana e che il presidente Mauro Fabris ha svelato nel corso di ‘Oltre la Rete‘, la trasmissione di approfondimento sul volley trasmessa ogni lunedì in seconda serata su Rai Sport + HD e curata da Maurizio Colantoni.

I calendari internazionali, come abbiamo avuto modo di dire nei confronti piuttosto decisi con CEV e FIVB, costringono e limitano i Campionati nazionali – ha affermato Fabris -. Nel 2018, a causa della New Volleyball League che inizierà addirittura a metà maggio e poi dei Mondiali del prossimo autunno, dovremo stare fermi praticamente per 6 mesi. Una situazione evidentemente inaccettabile, cui i Club hanno risposto in modo compatto, minacciando di non iscriversi alle prossime competizioni europee se nulla cambierà. Ma la nostra posizione non è solo oppositiva, anzi: abbiamo presentato un pacchetto di proposte, su cui la Fipav ci ha appoggiato in pieno e che – speriamo – supporti con forza nei colloqui con le Federazioni internazionali“.

Anche il tema degli stipendi è critico – ha proseguito il presidente di Lega -. Non è pensabile che i Club si carichino di contratti di dieci mesi all’anno, per poi lasciare le atlete alle Nazionali per quattro di questi dieci mesi. Gli investimenti crescenti dei Club e degli sponsor devono assolutamente avere dei ritorni in termini di esposizione e visibilità. La continua costrizione dell’attività nazionale, che ci pare segua calcoli di natura economica piuttosto che la volontà di divulgare il nostro sport, è un trend che deve cessare. Per questo stiamo ragionando sull’opportunità di ampliare nel tempo la nostra attività, ‘prendendoci’ dei periodi che i calendari internazionali dedicano esclusivamente alle Nazionali: ad esempio, se la FIVB liberasse i transfer per tutte quelle atlete che non sono convocate in Nazionale, potremmo pensare di organizzare già a settembre e ottobre un torneo di qualificazione alla Coppa Italia, fermo restando che poi le squadre non promosse avrebbero la possibilità di ottenervi l’accesso classificandosi nei primi posti della classifica al termine del girone di andata. O ancora, abbiamo chiesto una deroga sulle convocazioni in Nazionale per quelle atlete che saranno coinvolte nella Finale Scudetto, in modo che i nostri Play Off, ovvero la fase della stagione che desta più interesse, non vengano più sacrificati per tornei di cui onestamente si fatica a capire il senso“.

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