Tra pochi giorni, il 7 novembre, saranno 25 anni esatti dall’esordio in serie A1 (7-11-1993, Carrarese vs Ravenna) ma soprattutto quella che inizierà domenica sarà la venticinquesima stagione nel massimo campionato italiano per Francesca Piccinini . Una carriera costellata di successi con il club (spiccano 6 Champions League e 5 Scudetti, uno dei quali vinto a Novara) e con la nazionale con cui ha toccato il tetto del Mondo nel 2002, e segnata da entusiasmo e passione. “Quando penso che circa metà delle mie compagne non erano ancora nate quando ho esordito in serie A1 – racconta la capitana azzurra – mi viene da sorridere ma non è affatto un peso, anzi è uno stimolo. Ho 39 anni ma non penso minimamente a quello che ho alle spalle, semmai solo a quello che mi aspetta: ho la fortuna di giocare ancora ad altissimo livello e di poter competere quest’anno con la Igor Volley per ben quattro trofei, a partire dalla Supercoppa che ormai incombe”.
Idee chiare e occhi puntati sul campo da gioco… per il futuro c’è tempo: “Sarà l’età ma ormai ogni anno viene fuori che potrebbe essere l’ultimo – scherza Francesca – ed è un ritornello cui sono abituata. La verità è che il mio orizzonte temporale è sempre fisso sulla prossima partita, sulla prossima sfida da vincere e anche quest’anno ne ho davanti tantissime. Penso solo a quello, il resto non importa: quando sarà il momento valuterò e deciderò… ma non lo è ancora. Adesso penso alla mia squadra e ai trofei che vogliamo vincere: dopo la finale persa con Conegliano, proveremo a riportare lo Scudetto a Novara e, soprattutto, ad andare ancora più avanti in Champions League. Alziamo l’asticella, come vuole la società. Intanto, però, pensiamo all’esordio con Brescia, partire subito bene non sarà facile ma sarà importante”.
Che stagione aspetta la Igor? “La squadra allestita ha tutte le potenzialità per fare bene e per essere competitiva a tutti i livelli, il clima di queste prime settimane in palestra è ottimo e questo è un presupposto importante. Ora la parola passa al campo, sappiamo che avremo avversarie agguerrite e di livello, a partire da Conegliano e Scandicci, e che nessuna vittoria sarà scontata. Questo però non fa che aumentare il fascino della sfida. Non vedo l’ora di cominciare!”.