ZAMBELLI ORVIETO – GOLDEN TULIP VOLALTO CASERTA = 1-3 (25-9, 23-25, 20-25, 24-26) ORVIETO: D’Odorico 18, Decortes 17, Montani 13, Stavnetchei 12, Ciarrocchi 3, Prandi 3, Cecchetto (L1), Bussoli 1, Venturini. N.E. – Angelini, Kantor, Mucciola, Quiligotti (L2). All. Matteo Solforati e Luca Martinelli. CASERTA: Melli 18, Repice 12, Frigo 10, Cella 8, Dalia 4, Perez Gonzalez, Ghilardi (L1), Fucka 7, Giugovaz, Maggipinto. N.E. – Trevisiol. All. Marco Bracci e Tommaso Barbato.
Arbitri: Giuseppe Maria Di Blasi (RM) e Michele Marotta (FI).
ZAMBELLI (b.s. 10, v. 8, muri 3, errori 15).
GOLDEN TULIP (b.s. 9, v. 4, muri 9, errori 16).
Una Zambelli Orvieto che si involve durante la gara perde la sfida della Befana e scivola nella classifica della serie A2 femminile rimediando la terza sconfitta della stagione. Tenendo fede al famoso detto popolare l’Epifania tutte le feste si porta via, le tigri gialloverdi hanno chiuso un periodo delle ricorrenze di fine anno, subendo lo stop contro una diretta avversaria per la poule promozione. Si protrae dunque l’incantesimo del duello con la Golden Tulip Volalto Caserta che sino ad oggi ha sempre premiato la formazione che gioca in trasferta, per la quarta volta in due anni è confermata questa regola non scritta. Escono dal campo senza punti le umbre che potevano incrementare il bottino che si ritroveranno nella seconda fase e da questo scontro diretto dovranno trovare gli spunti per migliorare prima di affrontare gli ulteriori impegni di gennaio. La partita è preceduta da un minuto di silenzio dedicato a Lamberto Calvanelli, magazziniere del palasport Alessio Papini scomparso venerdì lasciando un grande vuoto in tutte le atlete ed i dirigenti. Si comincia con le squadre che schierano tutte le titolari, come annunciato Perez Gonzalez è recuperata tra le ospiti e scende regolarmente in campo ma l’avvio delle umbre è migliore e c’è subito un break sul letale turno di battuta di Montani (11-2). Decortes, D’Odorico e Stavnetchei sono inarrestabili dalle bande ed è un autentico monologo (22-8). C’è da attendere poco, l’uno a zero arriva su attacco di D’Odorico. Alla ripresa le casertane inseriscono Fucka al centro e spostano Frigo opposta, la soluzione pare dare i frutti perché c’è più equilibrio ed il muro funziona, ma sono i regali rupestri a provocare la scollatura (9-14). Cecchetto non fa cadere nulla e Prandi prova a cambiare gioco ottenendo qualche risposta al centro, tuttavia è D’Odorico ad accorciare (22-23). Nel finale è il muro di Dalia a siglare il pareggio. La terza frazione comincia con un po’ di nervosismo tra le campane e coach Bracci si becca un cartellino rosso (5-5). La squadra rosanera riesce ad allungare in maniera imperiosa sulle difese di Ghilardi trasformate in punti da Melli (8-14). Le orvietane tentano la soluzione Bussoli per D’Odorico ma la ricezione salta troppo spesso e si crea un gap enorme (11-18). Dall’altro lato invece funziona tutto e Dalia sfrutta a dovere Repice e Fucka (16-22). Ed è proprio Repice a fissare il due ad uno. Quarto periodo che torna ad essere combattuto con D’Odorico che riprende il suo posto e ed attacca in maniera efficace (10-10). Il maggior ordine a muro delle casertane riesce a far prendere il pallino in mano, con qualche responsabilità orvietana (13-17). Venturini rileva Decortes in battuta e favorisce il rientro delle sue (17-18). Il morale cresce e sulla battuta di Prandi arriva il pareggio (21-21). Allo sprint c’è l’occasione per prolungare la partita ma è fallita ed un errore consegna la vittoria piena a Caserta. Nessun dramma per la centrale orvietana Mila Montani al termine della sfida: «Dopo aver vinto il primo set non ci siamo sedute, sapevamo che la partita sarebbe cominciata dal secondo. Erano punti importanti ma ce ne sono altri in palio e cercheremo di prendere quelli. Adesso pensiamo alla coppa Italia, domenica si va a San Giovanni in Marignano e faremo di tutto per batterla». Soddisfatto l’allenatore delle casertane Marco Bracci: «è stata una partita combattuta e molto difficile tra due squadre che sono molto forti, non a caso sono in alto nella classifica. Ho pensato che fosse la gara giusta per rimettere in campo Perez Gonzalez da titolare ma dopo il primo set, non per colpa sua, sono tornato a schierare il modulo con tre centrali per cercare di avere risposte immediate».