L’Effesport cambia guida tecnica, ma volge la sua mente sempre al Sud.
Dopo il vastese Ettore Marcovecchio, cui l’intera società, con in testa il presidente Mimmo Cicchetti, rivolge il suo più sentito grazie («In questi anni ci ha consentito di fare un indubbio passo in avanti e, se siamo arrivati qui, in A2, larga parte del merito è proprio sua»), ecco giungere nel capoluogo pentro, da Matera, la “Città dei Sassi”, Francesco Montemurro, tecnico peraltro seguito da svariate compagini di A1 ed A2 femminile, che, però, alla fine ha ceduto alle lusinghe del sodalizio blufucsia.
Dalla sua l’allenatore lucano ha un curriculum di tutto rispetto (una Coppa Campioni con la regina Phipps in campo nella sua città natale, quattro promozioni, di cui ben tre consecutive, sotto le insegne dell’Alfieri Santeramo) ed arriva in Molise con il piglio e l’intento di chi vuol conquistare l’affetto dei propri nuovi tifosi.
«Vengo con l’obiettivo di lavorare bene, serenamente, di metter su un bel gruppo solido che possa regalare emozioni al pubblico del PalaFraraccio».
Ma perché la sua scelta è caduta su Isernia?
«Intanto perché hanno avuto molta fiducia nella mia persona, poi perché ho riscontrato, sin da subito, l’entusiasmo di una società giovane e sana, infine perché l’organizzazione e la serietà di una piazza, come quella molisana, quelle stesse qualità che han fatto sì che quest’anno ci siano due società pallavolistiche a difendere i colori della città in A2, sono state un propulsore eccezionale verso il “sì”».
Che squadra si augura di trovare Montemurro all’Effesport?
«Ogni allenatore vorrebbe per sé il miglior sestetto del mondo, io spero di avere un gruppo di ragazze con voglia di fare e che scenda ad Isernia per onorare la maglia e la piazza».
Quali gli obiettivi stagionali?
«Giocarcela con tutti e, fosse possibile, vincere tutte le partite. Sono un sognatore e mi piace che la mia squadra non si arrenda mai di fronte ad alcuna difficoltà. Ovviamente, non appena avremo concluso il mercato, potremo più realisticamente fare una disamina sulle potenzialità d’insieme».
Nella sua carriera ha ottenuto numerosi successi sul campo ed ha avuto la possibilità di poter allenare giocatrici come la Phipps o la Wiegers: che ricordi ne serba?
«Ottimi. Ma a me non piace guardare al passato, preferisco relazionarmi col presente e vivere, giorno per giorno, la mia avventura di uomo e di tecnico di pallavolo».
Da ultimo, lei ha una figlia, Rossana, palleggiatrice. Che cosa direbbe per spingere una ragazza al volley?
«Le dirò: non ho mai fatto pressioni su mia figlia per avviarla alla pallavolo. Anzi, tutt’altro, l’ho sempre sconsigliata. A mio avviso, infatti, il miglior modo per entrare a contatto con questa disciplina è quello di assaporare appieno l’aria della palestra, senza tante teorie. È così che, respirando il clima e l’ambiente circostante, si entra appieno nel volley. Seppur con un unico rischio: quello di non staccarsene mai più!!».
Montemurro (affettuosamente conosciuto negli ambienti pallavolistici col diminutivo di “Ciccio”) sta trascorrendo questi giorni tra la “sua” Matera e la Sicilia, meta delle vacanze estive. Ad ore firmerà il contratto che lo legherà, per la prossima stagione, al club isernino e farà poi il suo arrivo nel capoluogo pentro martedì 9 agosto per essere presentato ufficialmente a tifosi ed organi di informazione nel corso di una conferenza stampa, prevista, per le 10:30, presso la sala convegni della Camera di Commercio.