Il suo cognome, nel mondo pallavolistico, è, senza dubbio, “da novanta”. Identico, cioè, a quello, da russa, di Ljuba Kilic, stella di prima grandezza del campionato italiano e dell’intero movimento sotto rete internazionale.
Il suo curriculum altrettanto.
È lei, Vania Sokolova, il secondo annuncio ufficiale di acquisto per l’Effesport Isernia.
L’attaccante bulgara proviene dalla Megius Padova, sestetto laddove è stata tra le principali artefici della promozione diretta in A1, al termine di un torneo condotto sempre in testa. E, sino a qualche ora fa, rappresentava uno dei pezzi più pregiati del volley mercato di A2.
Già, perché da adesso innanzi, per l’intera stagione sportiva 2005/06, sarà lei ad infiammare i cuori dei supporters di fede blufucsia.
Lo sa bene il patron Mimmo Cicchetti, raggiante per l’operazione appena conclusa.
«Francamente non ho parole per descrivere il mio stato d’animo, – asserisce convinto – posso però dire che siamo riusciti in un colpo a sensazione».
Sokolova, in effetti, è un’atleta davvero poliedrica. Attaccante per natura (può giocare indifferentemente opposta o di mano), nella nazionale del suo paese, per la grande abbondanza di talenti, è addirittura impiegata – e con ottimi risultati – quale centrale. Insomma, una sorta di Andrea Giani in “versione rosa”.
Doti – queste ultime – che, unitamente alla promozione nella massima serie ottenuta, per l’appunto, a Padova (risplendente gemma di una carriera passata, inoltre, attraverso le fermate di Vienna, Bucarest, Tortolì, Imola e Sassuolo), le hanno portato in dote un soprannome di prestigio (“principessa”) e la corte di svariati pretendenti.
«Già – argomenta ancora Cicchetti – non è stato semplicissimo arrivare a lei. È stata una trattativa lunga e complessa, condizionata da molteplici fattori esterni e, negli ultimi istanti, anche interni, che hanno avuto ognuno, nell’insieme, diverse ripercussioni».
Il presidentissimo pentro non lo dice apertamente, ma sulla giocatrice era forte l’influenza di un club iberico di Superliga al via nella prossima Champions League.
Così, in città, si inizia a fantasticare ed a tornare indietro, con la mente, ai primi Anni ’80, allorché Isernia, all’epoca targata “Le Chat”, si affacciava nella serie A femminile con un’altra zarina a far trepidare gli appassionati locali di pallavolo: la cecoslovacca Vladana Jezkova.
In comune, tra le due, l’iniziale del nome (la lettera “V”) ed il ceppo di provenienza (la scuola dell’Europa dell’Est). Tanto basta, in Molise, per sognare ad occhi aperti.