Una
Linea Medica davvero sciagurata riesce a perdere una partita che era iniziata sotto i migliori auspici. La formazione di Giribaldi, concentrata e ben messa in campo, riusciva a tenere in scacco la capolista per tutto il primo set, guadagnando un vantaggio netto che sembrava preludere ad una favorevole conclusione. Sul 24-19, con ben 5 set-ball a disposizione, le romane però andavano in tilt. L’ex Campanari in battuta metteva in crisi la ricezione, fino a quel momento molto positiva delle romane, che incredibilmente si facevano infilare 7 punti consecutivi, lasciando il primo parziale alle avversarie. Riprende il gioco, e come nulla fosse accaduto la Linea Medica Siram torna a dominare la scena. Stavolta tutto funziona a meraviglia e Homzova e compagne ad un certo punto sciolgono, magari pensando ai set successivi. Terzo set ancora all’insegna dell’equilibrio, fino alla fase calda quando la battuta diventava l’arma vincente della capolista. Il libero della Siram
Prosperi, ma anche tutte le altre chiamate in causa, proprio non riuscivano a tenere la palla avversaria e così si andava sull’1-2. Nel quarto parziale in campo scendeva solo Castelfidardo. La Giogoli, poi sostituita da Vingaretti, andava in tilt, complice una ricezione davvero imprecisa, e la squadra di Salvagni poteva giocare a piacimento dalle bande e dal centro. Nulla valeva la strenua resistenza della Mattiolo, l’ultima a mollare, ne gli urlacci di Giribaldi dalla panchina. Finiva 1-3, fra rimpianti e la consapevolezza, da parte delle giallorosse, che qualcosa comunque andrà rivisto nel prossimo futuro. E domenica c’è di nuovo il derby contro la Virtus. Basteranno quattro giorni a riordinare le idee?