Senza Regla Torres il
Megius disputa un'ottima partita nel turno di andata degli ottavi di finale di Coppa Italia. Di fronte alla Monte Schiavo Jesi Rampazzo manda in campo Gligorovic per Francesca Vannini (con un problema al braccio) e la giovanissima
Enrica Merlo (classe 1988) come libero per Barbara Barbieri. La squadra gioca bene e mette in crisi, soprattutto con il muro, Jesi, che deve chiedere il massimo alle sue fuoriclasse per centrare il successo.
Parte molto male il Megius, che soffre in ricezione sia su Ritschelova che su Togut e si ritrova sotto per 11-3. Padova riesce a trovare ritmo e il muro cresce e consente di non lasciare scappare troppo le marchigiane (15-11 Jesi). Un paio di muri di Biljana Gligorovic accorciano ulteriormente le distanze (16-14) prima che due errori di Kilic riportino in parità la situazione (19-19). Il Megius prende fiducia e mette in crisi la Monte Schiavo. Leggeri e compagne conquistano anche una palla set sul 24-23, ma arriva la risposta di Jesi che chiude con un muro di Kilic. Il pubblico comunque dimostra di apprezzare gli sforzi della squadre e applaude.
Nel secondo set il Megius non aspetta per sfoderare il suo miglior gioco. Il muro non si fa intimidire da Kilic e Togut, che anzi sono più fallose del consueto. Centoni è al solito il punto di riferimento in attacco, mentre Loikkanen e Gligorovic si fanno valere a muro. Dopo l'equilibrio iniziale (9-9) Padova prende il largo grazie sempre al muro (20-13) e chiude con Mirela Corjeutanu (25-17).
Nel terzo parziale il Megius parte con decisione, con Mirela Corjeutanu e Saara Loikkanen protagoniste a muro. Jesi prima recupera dall'8-5 al 9-9, poi Padova riesce a firmare un break che pare decisivo (21-16), ma il turno di battuta di Ritschelova rovescia la situazione (22-21 Jesi). L'ace di Kilic chiude i conti.
Quarto set con un andamento molto simile. Il Megius gioca bene e riesce a prendere un bel vantaggio (17-12). Ancora una volta però a Padova è fatale una rotazione che costa un break di 6-0 (18-17 Jesi). La Monte Schiavo prende in mano il parziale e per il Megius è difficile recuperare. Kilic non concretizza il primo match ball, ma al secondo non sbaglia e l'incontro va in archivio.
“Questa sera sono contento – ammette Daniele Rampazzo – Siamo partiti male il primo set ma poi abbiamo sempre fatto bene. Abbiamo pagato in pratica su due rotazioni nel terzo e quarto set. Loro ci hanno dato una grossa mano: hanno vinto ma noi abbiamo giocato bene”.