Dal match contro
Perugia, il sesto della stagione di serie A1, le padrone di casa si aspettavano di più. A cominciare ovviamente dalle stesse giocatrici, ai dirigenti e perfino al pubblico, accorso ancora una volta in modo numeroso che volevano applaudire la vittoria della BigMat Kerakoll. «E' stata una partita piuttosto equilibrata – attacca in tono sereno
Leopoldo Bottani, general manager delle biancorosse – tra due squadre con gli stessi obiettivi e alle prese con problemi simili. Loro erano in cerca di riscatto perché perdere ancora significava allontanarsi troppo dal vertice. La ripresa dopo una sosta prolungata non è mai troppo edificante, la disabitudine al clima partita determina spesso dei passaggi a vuoto, siamo stati bravi a colmarli applicando delle tecniche sopraffine. Noi avevamo qualche dubbio perché non disponevamo del miglior assetto di gara. Credo che la nostra forza sia stata quella di aver creduto maggiormente nel risultato, perseguendo la concretezza anche quando la fluidità non c’era».
Ed è stata probabilmente questa maggiore voglia di cercare il successo, unita ad una migliore gestione dei momenti caldi del match, a far pendere la bilancia a favore delle umbre. Ma è probabile che giocare poco al centro ha finito col favorire gli avversari che hanno potuto leggere in anticipo il muro in banda. «Era una cosa che avevamo deciso nei giorni scorsi – dice il d.s. Giovanni Simoncini – sapevamo che la statunitense Scott è una che mura molto bene e abbiamo preferito non giocare al centro quando c'era davanti lei. Sono cose studiate a tavolino. La vittoria però non è di minore qualità. In fin dei conti siamo riusciti a portare a casa due punti, facendo nostra la partita. Ricordo che siamo arrivati a questa gara dopo un periodo difficile con infortuni e una pausa di un mese che ha spezzato il ritmo. Ci sta anche che accusiamo dei cali ogni tanto, credo sia normale, non c'è alcun problema».