Hermaea Olbia
25/11/2024
Hemaea pronta al recupero contro Offanengo
Sull’onda dell’entusiasmo per il grande successo di domenica contro la capolista Itas Trentino, l’Hermaea Olbia si prepara a rice...
LeggiNel giorno di Santo Stefano, il Presidente di Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris, è intervenuto in diretta su Radio Sportiva: nell’intervista, il Presidente di Lega ha parlato delle imminenti Finali Coppa Italia Frecciarossa, in programma il 5 e 6 Gennaio al Palazzo dello Sport di Roma, ma anche della necessità di rivedere i protocolli COVID per il mondo dello sport, aggiornandoli all’effettivo decorso della positività nelle atlete, considerando che ora i vaccini evitano che si ammalino, ma non che si positivizzino.
“Santo Stefano è sempre stato un appuntamento tradizionale per il nostro movimento di Serie A” ha spiegato Mauro Fabris, Presidente di Lega Pallavolo Serie A Femminile “quest’anno abbiamo dovuto rinunciarvi a malincuore, ma con 5 gare già rimandate su 7 e l’imminente Final Four di Coppa Italia, abbiamo ritenuto necessario salvaguardare lo svolgimento delle nostre Competizioni, sempre guardando alla tutela della salute dei componenti dei Gruppi Squadra. Le Finali di Coppa Italia Frecciarossa, in programma a Roma, saranno un appuntamento imperdibile perché giocheranno giocatrici e squadre tra le migliori al mondo, ma anche perché sarà onorata dalla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per la prima volta ad una Finale di Coppa Italia di pallavolo”.
Il Presidente Fabris, poi, ha avuto modo di approfondire il tema dei protocolli COVID nel mondo dello sport: “Tutte le nostre atlete e gli staff delle squadre di Serie A sono vaccinati, con due se non addirittura tre dosi, e insieme al Medico di Lega e i medici sociali dei Club abbiamo notato che le giocatrici si positivizzano, ma non si ammalano: bastano solo pochi giorni e ritornano subito negative, i sintomi sono davvero molto rari e, se si dovessero presentare, sono molto blandi. Per questo motivo, credo sia necessario rivedere i protocolli per il mondo dello sport, dato che sono stati redatti diversi mesi fa e non tengono conto dell’effettivo decorso della positività: ormai siamo tutti vaccinati e l’evidenza scientifica ci dice che sia necessario un aggiornamento per evitare di bloccare le competizioni sportive di alto livello”