Hermaea Olbia
25/11/2024
Hemaea pronta al recupero contro Offanengo
Sull’onda dell’entusiasmo per il grande successo di domenica contro la capolista Itas Trentino, l’Hermaea Olbia si prepara a rice...
LeggiVICENZA, 22 GENNAIO 2022 – Fare sport in tempi di pandemia vuol dire tante cose: maggiori attenzioni, più problemi da risolvere e anche nuove filosofie di lavoro da sposare, mettendo in discussione precedenti certezze. Anche la pallavolo non fa eccezione in materia di Covid-19 e così ci sono tanti aspetti da analizzare. In casa Anthea Vicenza Volley, formazione di A2 femminile, a fare il punto della situazione è il giovane preparatore atletico Davide Vallortigara, classe 1993 nato a Thiene e che lavora anche con i gruppi under 16 e under 18 del sodalizio impegnati anche in serie B2 e C. Le biancorosse si trovano alla vigilia di un periodo intenso tra campionato e recuperi (si riparte domenica 30 gennaio in casa contro Pinerolo) e dopo un altrettanto lungo periodo di stop forzato con tre rinvii causa-Covid 19 (ultimo match giocato lo scorso 26 dicembre a Montecchio).
“In tempi di pandemia – osserva Vallortigara – ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione. Innanzitutto, è più difficile avere strutture a disposizione: soprattutto in periodi dove il numero di contagi cresce, molti studi o grandi palestre chiudono. Per fortuna noi possiamo lavorare all’interno del palazzetto con una saletta attrezzata per i pesi, anche se dobbiamo incastrare gli orari con pallanuoto e atletica”.
Se in tempi di “acque calme” la programmazione è un fattore naturale, le carte si mischiano con il mare in burrasca. “Oggi – spiega Davide – si lavora al contrario di quello che si impara in didattica: si naviga a vista, tenendo in considerazione quasi quotidianamente tanti fattori, anche perché è capitato di lavorare con pochissime ragazze presenti in palestra e per ogni giocatrice in generale bisogna riprogrammare il carico. Ora siamo tornati al completo, però hai un gruppo dove c’è chi non si è mai fermato e chi ha dovuto fare i conti con il Covid, magari anche con sintomi, e ha una situazione fisica differenza”.
Dopo una lunga sosta un tema da tener in considerazione è anche quello dei possibili infortuni. “Sotto questo punto di vista il calendario nuovo con recuperi e gare “normali” in agenda non aiuta e in questo periodo e in questo contesto il rischio è alto. Cosa si può fare? Bisogna personalizzare al massimo i programmi, continuare a fare tanta prevenzione e, anche per mia filosofia di lavoro, avere carichi adeguati alla situazione, mai eccessivi”.