Gara a senso unico nello spettacolo di marca biancorossa. Il Mladost Zagabria viene cancellato, nonostante la sfortuna che perseguita le perugine (piccolo infortunio a Francia), e, nonostante la grinta delle locali emerga con prepotenza. Una esibizione di forza, tecnica e tattica che pone in evidenza il collettivo italiano, sempre leader del proprio girone. Il coach Barbolini stavolta parte col sestetto tipo e le croate non riescono a mettere in difficoltà le più quotate rivali. In campo c’è tanta buona volontà, ma contro la
Colussi Perugia è davvero difficile spuntarla. L’attacco col tandem Usic-Swieniewicz garantisce punti e varietà di gioco, il tutto amplificato dalle due centrali Walewska e Gioli che firmano la bellezza di 29 punti. Non bastasse, il servizio delle perugine amplifica le difficoltà delle padrone di casa, la difesa guidata dal libero Arcangeli e aiutata dal muro fa miracoli e la Fofão smista a suo piacimento. Apprezzamenti doverosi per la
Usic: qualche pausa è logica a 20 anni, ma talvolta esibisce colpi da vero manuale. Le biancorosse hanno scherzato al gatto col topo, specie nel primo set quando la Colussi dimostra prima di non lasciare spazio di manovra sino al punteggio di 3-7, poi di essere permissiva 12-13, consentendo alla scatenata Kvasnytsya di graffiare, unico vero pericolo per il sestetto italiano. Nel secondo non c’è mai stata veramente partita con lo show biancorosso. Il terzo frangente invece vede partire forte il Mladost che conduce 8-4, le distanze non accennano a diminuire 16-11, ma sul finale riemerge prepotentemente l’orgoglio biancorosso. Il presidente Carlo Iacone adesso può concedersi finalmente delle vacanze: “Possiamo essere soddisfatti di come è andata sino ad ora. Cerchiamo di recuperare le energie per affrontare le importanti partite d’inizio anno”.