L’
Europea 92 non riesce a sfatare il tabu trasferta.
A parte la vittoriosa gara a Collecchio, sinora, fuori dalle mura amiche del Palasport di Via Giovanni XXIII, Palazzini e socie hanno incontrato, costantemente, difficoltà.
Tanto più in questo confronto prenatalizio con il Corridonia.
Le molisane si dimostrano sin da subito troppo arrendevoli e poco reattive.
Sia fisicamente (qui, accanto alle infortunate “storiche”, Sansonna, Catalano e Zamponi, con la regista marchigiana limitata da un fortissimo dolore conseguente ai ravvicinati impegni agonistici in appena 72 ore, si è aggiunta la lesione del fascio menisco-femorale del legamento collaterale mediale destro patita, domenica scorsa, contro l’Aragona, da Vania Sokolova, disimpegnatasi, sul taraflex, per solo un set e mezzo, con una ginocchiera a imbracarne, fortemente, i movimenti), che, soprattutto, psicologicamente.
Evidente, in tal senso, lo scoramento al termine tra parco atlete, staff tecnico e dirigenziale.
LA CRONACA – Suoni, colori e tanto chiasso.
Ad accogliere le due compagini in campo c’è una vera e propria festa del tifo inscenata dai supporters locali e da una rappresentanza della “Fossa del Drago” giunta sino nelle Marche.
Gli aficionados isernini allestiscono uno spettacolo di coreografie e cori tale da far tremare le vene nei polsi.
Le europee iniziano il confronto abbastanza contratte. Corridonia ne approfitta e con De Moraes scava un break, che diversi errori in casa pentra contribuiscono a rimpinguare.
Isernia fa l’elastico e va più volte a meno due, ma quando c’è, lì ad un passo, l’occasione per rientrare in carreggiata, Palazzini e socie la sprecano con errori oppure sono le marchigiane a fare la cosa giusta e cavarsi fuori dall’impaccio.
Spronate da una Banchieri in giornata sì, le maceratesi approfittano di un errore di Sokolova in pipe per chiudere a proprio favore il primo parziale.
Il secondo set è un vero e proprio calvario. Dopo un iniziale fase d’equilibrio, alcuni errori delle isernine aprono la forbice in favore delle ragazze di Fresa.
Salgono in cattedra De Moraes e Cibele e per Isernia sono dolori. Montemurro tira fuori dalla contesa Sokolova (poi, sul finire, anche Zamponi), mentre di là Busso e socie pigiano ancora più forte sull’acceleratore.
Moira Banchieri chiude la seconda frazione con un’altra freccia velenosa delle sue.
Terzo set. Il trainer materano delle pentre ci cambia ancora. Fuori Genangeli e Sokolova. Dentro Sansonna e Vanni con Mäser spostata fuori mano. Tra break e controbreak, Isernia riesce a mantenersi in linea di galleggiamento sino a 17 (con alcuni momenti in cui le molisane hanno anche il pallino del gioco), poi la solita endemica serie di errori ricaccia le europee nel baratro, sino al muro di Callegaro a chiusura di contesa.
SOSTA E POI CASTELFIDARDO – Ora più che mai, in casa Europea 92, la sosta arriva particolarmente gradita. Le isernine avranno l’occasione di tirare il fiato e di recuperare la lunga serie di infortuni occorsi in quest’ultimo periodo.
Sarà fondamentale, perciò, ripartire con più sprint, da gennaio, alla ripresa delle ostilità. L’otto, al Palasport di Via Giovanni XXIII arriverà la Marche Metalli Castelfidardo, rivelazione di quest’avvio di stagione.
Un successo per aprire il 2006 sarebbe, in casa isernina, il più gradito dei toccasana.