Mentre squadra e staff tecnico hanno ripreso a pieno ritmo gli allenamenti in vista dell'importante partita di domenica in casa contro Cremona, abbiamo fatto qualche domanda al direttore sportivo Pippo Laterza sulla situazione generale di squadra e società.
DOMANDA- Innanzitutto un bilancio dell'anno appena trascorso. RISPOSTA- Ritengo che la società abbia avuto un consolidamento economico e organizzativo non indifferente: aver raggiunto una semifinale play off non mi sembra un fatto negativo, bensì il consolidamento del lavoro che da due anni si sta svolgendo in attesa del salto di categoria. Fare pallavolo ad alti livelli è diventato molto difficile: il sud è penalizzato rispetto ad altre realtà del nord, per la mancanza di atlete, strutture adeguate e grandi distanze dal centro del movimento pallavolistico. Una realtà che per cinque anni consecutivi si iscrive alla serie A/2 senza grosse difficoltà e tenta il salto di categoria per la terza volta consecutiva può ritenersi abbastanza soddisfatta.
DOMANDA- Tra i buoni propositi per il 2006, invece, che cosa c'è?
RISPOSTA– Nei giorni scorsi circolavano voci circa la possibilità di un eventuale trasferimento della società a Rimini. Alcuni giornalisti di testate romagnole si sono affrettati a chiamarci ed anche dei club che operano sul territorio ci hanno offerto disponibilità a far crescere sul territorio la pallavolo di alto livello. Ad Altamura accade il contrario: istituzioni locali totalmente assenti e insensibili alle problematiche delle realtà sportive in genere.
DOMANDA- Certamente tra i problemi c'è anche la gestione del palazzetto.
RISPOSTA– Sì, basti pensare che quello di Via Manzoni è occupato da ben 3 società di pallavolo, 2 di calcio a 5 e 2 di pallacanestro. Nello stesso vengono disputati quasi tutti i campionati giovanili e di categorie inferiori di basket e calcetto. In totale sette società si dividono 30 ore nella struttura e negli ultimi giorni ci hanno comunicato che l'orario della mattina è stato destinato alle scuole. La nostra società ha di recente acquistato il taraflex, considerando l'inadeguatezza del terreno di gioco, con la promessa di un contributo comunale. Ancora non abbiamo ricevuto niente e la promessa degli amministratori di liberare la struttura da alcune società con l'apertura di un nuovo palazzetto è rimasta tale. Da anni ormai riceviamo solo promesse a prescindere “dal colore ” di chi amministra . La gente, i tifosi devono sapere che nessuno vuol portare via loro una realtà sportiva così importante ma è pur vero che non siamo disposti a continuare a subire sopprusi. Noi distinguiamo la politica dallo sport così come dovrebbe essere , invece, puntualmente assistiamo a dei torti . Se la ripartizione dei contributi dovesse tradursi in altre ingiustizie, cominceremo a valutare anche altre soluzioni tra cui quella di farci ospitare dove siamo graditi.
DOMANDA- Un'ultima riflessione sul pubblico.
RISPOSTA- La gente del Sud è molto passionale e io sono contento di vedere intorno alla nostra realtà così tanto interesse. Bisogna ricordarsi che nello sport esiste non solo la vittoria e che le sconfitte vanno accettate senza arrivare all'esasperazione. Il mio è lo stesso sogno che insieme coltiviamo, speriamo che i frutti del lavoro possano essere raccolti presto.