L’ASYSTEL SUL “CASO PEDULLA’” : “Dimissioni, non licenziamento”.
Autore: Lega Volley Femminile
16 Ottobre 2002

(Uff.Stampa Asystel) “Dimissioni, non licenziamento”. Con queste parole si è aperta la conferenza stampa indetta dall´Asystel Novara e che ha visto protagonisti il General Manager Massimo De Stefano affiancato dal Presidente Sr. Giovanna Saporiti, dal Direttore Marketing Alberto Palopoli e dall’addetto stampa Enrico Marchioni.
De Stefano ha sottolineato come “la Società sia dispiaciuta per il coinvolgimento di una atleta (Sara Anzanello) in questa particolare situazione. Purtroppo il “pomo della discordia” è maturato già in estate. Noi come Società non abbiamo mai saputo niente dalla Nazionale sull’utilizzo dell’atleta nel nuovo ruolo di schiacciatrice abbandonando così il ruolo di centrale che le aveva permesso di conquistare il riconoscimento di miglior centrale dello scorso campionato. La notizia a noi è arrivata indirettamente grazie alla presenza all’interno dello staff azzurro proprio di Luciano e con lui si è voluto verificare questa situazione. Anzanello, del resto, in un colloquio con me si trovava molto confusa prima della partenza per il ritiro azzurro sul da farsi.” Da qui l’accordo tra l’Asystel e Luciano Pedullà per capire maggiormente la situazione che si era venuta a creare guardando anche a 360° nel mercato dei centrali per cautelarsi in vista dell’inizio del nuovo torneo. “Luciano – continua De Stefano – ha deciso di verificare questa nuova situazione sia nel tempo e sia attraverso esperimenti in palestra. Ma quando abbiamo capito che questa decisione era stata già presa a priori dal tecnico in un colloquio con l’atleta è nato il patatrac.” Infatti, il pomo della discordia è stato proprio questo. Il progetto del “Grande Puffo” in posto 4 arrivava dunque solo da una motivazione dell’atleta che se avesse voluto tornare a giocare in posto 3 sarebbe stata accontentata dal tecnico novarese abbandonando quel progetto sognato in estate. La motivazione di una atleta prioritaria rispetto alle esigenze della società? E’ proprio questo il motivo dello scontro! “La società – sostiene il G.M. novarese – ha sempre creduto in questo progetto e non voleva di sicuro abbandonarlo. Si è chiesto solo al tecnico di portarlo avanti con una certa gradualità rispettando anche una situazione oggettiva di squadra che vedeva atlete arrivate a questo nuovo inizio di stagione ancora non in perfette condizioni. “Gradualità!”…con questo temine il progetto poteva essere portato avanti e sarebbe stato appoggiato pienamente dalla società nonostante fosse comunque rischioso. Siamo dispiaciuti per la presa posizione di Luciano ma vogliamo confermare che la dirigenza ha fatto di tutto per trattenerlo convocandolo anche ieri sera ma…”.
Si pensa che ormai la situazione non sia più ricucibile anche se fino a ieri sera la speranza era che rimanesse.

Visualizza sponsor