Micha Hancock è arrivata a Vallefoglia: difficile prevedere se sarà tesserata in tempo, ancora più complesso pensare che possa essere in campo nella trasferta a Firenze, sul campo della Savino Del Bene Scandicci. Il ritmo imposto dai Mondiali alle prime giornate di campionato non lascia spazio né al rientro in palestra, né a godersi la gioia della prima e meritata vittoria interna. Coach Mafrici avrebbe preferito un intervallo maggiore e la possibilità di tornare in palestra per analizzare pregi e difetti della partita con Cuneo e preparare il match in Toscana.
“Per recuperare lo svantaggio che avevamo contro Cuneo sono serviti sia la tecnica che la determinazione – spiega l’allenatore delle Tigri – e dopo aver recuperato soprattutto in ricezione, le ragazze sono riuscite a invertire l’inerzia della partita e a ricostruire il gioco che ci ha permesso di arrivare e vincere al quinto set”. “Domani (martedì) ci ritroveremo a Vallefoglia per parlare velocemente di alcune situazioni da mettere a posto aggiunge -, ma penso che possiamo guardare avanti con ottimismo ed energia”. Mafrici è perfettamente consapevole che non c’è spazio per festeggiare e della forza di Scandicci, che ha superato l’esordio di Perugia senza grossi affanni. Mafrici ha rivisto la partita: “Sono una squadra tosta e l’abbiamo visto nell’incrocio precampionato – sottolinea -. Zhu Ting? Il suo valore non si discute, le sue condizioni non le conosco (domenica scorsa la schiacciatrice cinese non ha giocato, ndr.), ma noi dobbiamo guardare al nostro interno e alla nostra crescita progressiva. Dobbiamo essere concentrati sin dalla prima battuta”.
Il tecnico della Megabox è supportato dalle parole di Ivano Angeli: “Non ci sono incontri con risultati scontati o prevedibili – dice il presidente -. Ogni giocatrice può dare un volto diverso all’incontro, come hanno dimostrato le nostre Tigri contro Cuneo”.
La Savino Del Bene ha messo a disposizione di Massimo Barbolini un roster competitivo, nel quale spiccano, oltre alla fuoriclasse Zhu Ting, le nazionali Petrini e Malinov, l’opposto Mingardi, l’alzatrice Di Iulio (per lei un ritorno, ndr.), la schiacciatrice russa Shcherban e le centrali Washington e Belien, volti che sono andati a rinforzare un organico ampiamente collaudato.