L’
Europea 92 infila la doppietta. Dopo il successo “scaccia crisi” ottenuto, mercoledì scorso, contro la diretta rivale Civitanova, le pentre superano anche il Conegliano e, grazie alla combinazione favorevole dei risultati di giornata, guadagnano ulteriori punti sulla zona salvezza, attestandosi ad una nona piazza di tutto spessore.
Tuttavia, la gara contro il Conegliano non è stata una passeggiata, anzi. Un grandissimo equilibrio ha contraddistinto tutte le fasi del confronto andato ad appannaggio delle celesti-blu.
Che, trascinate da una super
Sansonna (la pugliese infilerà l’high stagionale, 17 punti con l’82% di positività in ricezione, il 43% di efficienza a rete su trentasette palloni attaccati ed un muro), conquistano un successo salutato, tra grandi sorrisi, dai dirigenti pentri.
Una soddisfazione condivisa appieno con gli infaticabili supporters isernini, ancora una volta elemento aggiunto e splendidi compagni di viaggio negli affondi delle molisane.
LA CRONACA – In un Palasport tirato a festa, con i decibel della musica a sottolineare il valore del confronto e quelli del tifo ad infondere il coraggio, Isernia e Conegliano principiano il confronto in un’atmosfera di grande tensione.
A farne le spese, almeno inizialmente, sono le isernine, che pagano alcuni errori in fase di costruzione e qualche indecisione in difesa.
Nonostante una ricezione ottimale, Peluso non riesce a far giostrare al meglio le sue attaccanti. Eppure Isernia si lascia apprezzare per efficienza a rete. Tuttavia, complici una Momoli ed una Serafin ardimentose e fortunate quanto basta (il capitano veneto otterrà un ace col prezioso ausilio del nastro), le ragazze di Lucchetta ottengono un vantaggio difficilmente colmabile all’apparenza.
Un turno al servizio di Sokolova, però, riporta le pentre sotto. L’avvicinamento è pagato con qualche distrazione successiva, lasciapassare all’1-0 delle trevigiane.
Speranze finite? Gara in salita? Ritorno di una pericolosa involuzione?
Niente di tutto questo. Perché Montemurro striglia veementemente le sue in occasione dell’intervallo lungo.
Al ritorno in campo c’è un’Isernia rinfrancata. Attorno a Vania Sokolova e al tris tricolore Palazzini, Zanolla e Sansonna (diciassette punti in quattro) le isernine cercano la via del pareggio.
Di là Conegliano sbaglia poco (solo sei errori di squadra nel parziale), si fa forza sui centrali (Plchotova stampa continuamente fast e primi tempi sui tre metri, 75% di efficienza nel parziale, Rizzo è velenosa con la sua battuta dalla rincorsa alla “Sartorace”) e prova a tener testa alle “europee”.
Da parte loro, Palazzini e socie mantengono il vantaggio di due sia alla prima che alla seconda sospensione tecnica. Un break di 4-0 Conegliano riporta le venete in gara.
A quel punto, Montemurro toglie Peluso e reinserisce Zamponi. Dentro anche Vanni per Genangeli. Le isernine reagiscono e fanno loro il parziale 25-23.
Uno pari e partita che riprende la sua verve. Montemurro rientra con Peluso in cabina di regia e Vanni al centro. E i risultati sono dalla sua. Isernia fugge 8-3 al primo tempo tecnico. La marea celeste-blu viene arginata solo da un turno al servizio della messicana Cortinas. Ma, prontamente, le isernine ripartono. Lucchetta, nel round in questione, ferma il gioco a sette e quindici (scelte non propriamente condivise dai dirigenti scesi dal Nord-Est). A lungo andare, i fatti, comunque, gli danno ragione.
Montemurro decide allora di inserire in pianta stabile Zamponi e, con lei, Genangeli. Escono, definitivamente, Vanni e Peluso. Che sia il parziale decisivo lo si capisce dal fatto che si arriverà ai vantaggi.
L’Isernia ha una super coppia di bande (Zanolla e, soprattutto, Sansonna, per lei 67% di efficienza a rete nel parziale!). Sokolova picchia come un fabbro, Zamponi inventa un secondo tocco, che manda in brodo di giuggiole la platea. Così, quando l’ex Telcom infila il pallone del vantaggio, il Palasport ribolle di cori tipici della tradizione partenopea.
Le “europee” si lasciano portare sulle ali dell’entusiasmo. Il quarto set, seppur tra qualche sofferenza, diviene il regno di Palazzini e delle sue fast, di Sokolova, di Sansonna, di Zamponi e dei suoi secondi tocchi. Lucchetta prova a far rimanere le sue in gara.
Ma non c’è nulla da fare. Quando una pipe apparentemente senza pretese di Sokolova finisce a terra, le isernine fanno festa grande.
È la vittoria della testa, del gruppo, della profondità di un roster di assoluto valore, con elementi assoluti protagonisti, sino ad un anno fa in B1, ed ora fattori in A2. Un successo caratterizzato da un gioco forse non eccelso. Ma servivano i tre punti. E, puntualmente, sono arrivati.
SCONTRO DIRETTO A PAVIA – Ed ora, nemmeno il tempo di rifiatare, un altro scontro diretto in chiave salvezza, sabato prossimo, a Pavia, contro la Riso Scotti, reduce dal successo al tie-break contro il Magic Pack Cremona.