Negli occhi le immagini della gara di sabato scorso contro la Virtus Roma, in cui la determinazione e la volontà delle isernine ha soppiantato la resistenza opposta dalle capitoline.
Nella mente il ricordo dell’andata, in cui un’
Europea 92 semplicemente stratosferica soppiantò un’avversaria sulla carta accreditata di ben altri valori, tecnici e tattici.
Nel cuore la voglia di regalare ai propri sostenitori emozioni vieppiù intense.
È partita così, stamani (sabato 18 marzo), la comitiva delle pentre alla volta di Sassuolo.
Serenità, concentrazione, “voglia di andare lì a giocare e fare una bella gara di volley” (come sostiene il trainer lucano delle pentre, Francesco Montemurro), questi i principali sentimenti sul torpedone delle “europee”.
C’è ed è forte, tra le molisane, la consapevolezza di affrontare un’avversaria doppiamente ferita (il ricordo della gara del Palasport di Via Giovanni XXIII, la battuta d’arresto patita a Cremona) e, quindi, animata da intenti bellicosi. Ma è altrettanto chiara la volontà di tornare, dalla provincia modenese, con il pensiero di aver dato tutto.
Ne è certo lo stesso Montemurro. «Potranno conquistare anche tutti i punti in palio – sentenzia il condottiero materano – ma dovranno sudarli».
LE ULTIME DALLE SEDI – Una settimana trascorsa all’insegna del recupero da un lato. Una passata tra forte lavoro in palestra ed un’amichevole d’eccezione con la Minetti Ceis Vicenza di A1.
Questo il copione messo in scena sui due fronti.
Le isernine, ancora una volta, hanno dovuto lottare con i malanni fisici (tra Moncada, Peluso e Zamponi tutto il reparto dei palleggiatori è stato costretto a tirare un po’ il fiato).
«Ormai, però – confessa Montemurro – ci abbiamo fatto l’abitudine e ci stiamo convivendo».
Lo staff medico del sodalizio isernino, tuttavia, ha lavorato intensamente e buona parte dei problemi sarà superata per la gara con le emiliane.
A destare qualche preoccupazione, nelle ultime ore, una leggera febbriciattola che ha colto la bulgara
Vania Sokolova.
Nessun problema fisico, invece, sul fronte del Sassuolo, reduce dal test di giovedì scorso in casa della Minetti Ceis Vicenza. Contro le beriche, Brinkman e socie hanno dato luogo ad ottimi riscontri in prospettiva.
Dalla gara d’andata, comunque, qualcosa è cambiato sul versante emiliani. È stato, infatti, esonerato Ettore Guidetti e, al suo posto, è arrivato, via Tortolì, Giuseppe Cuccarini, tecnico dal lungo curriculum con diverse esperienze in ambito nazionale ed internazionale.
Con lui, sulla panchina, anche un secondo di valore, quale l’ex centrale, peraltro nel giro della Nazionale, Mario Fangareggi.
In queste settimane, la compagine del presidente Giovanardi ha tenuto banco sui giornali per una presunta intenzione, peraltro smentita dallo stesso patron e dall’ufficio stampa del club, di abbandonare il settore femminile e tornare, anima e corpo, al maschile.
Quanto agli starting six, Montemurro chiarirà i propri dubbi soltanto nell’allenamento di rifinitura di domattina. Tuttavia, non è escluso che principi il confronto con Elisa Peluso al palleggio in diagonale con Vania Sokolova, Maura Palazzini e Giulia Genangeli centrali, Stefania Sansonna ed Emma Zanolla all’ala, Simona Catalano libero.
Dall’altra parte della rete, Cuccarini dovrebbe affidarsi al sestetto base con la Pinese regista, Vania Beccaria opposta, Erna Brinkman e Tatiana Shaposhnikov in banda, Iveta Mikusova e Samantha Grando centrali. Libero la Golinelli.
L’OPINIONE SULL’AVVERSARIO – Presentando il Sassuolo, Montemurro si è così espresso: «A mio avviso, sono la migliore squadra del campionato. Esserlo, però, molto spesso non significa necessariamente dimostrarlo, tant’è che ora non lo stanno facendo. In tal senso, dovremo affrontare l’impegno con grande tranquillità e determinazione. Questo, ritengo, è l’unico modo per poter creare loro delle paure o, comunque, dei fantasmi».
LA COPPIA ARBITRALE – Al PalaPaganelli, teatro delle sfide interne delle modenesi, il primo servizio è fissato per le 17:30. A dirigere le operazione due fischietti toccati in sorte alle isernine, seppur in ordine inverso, nella precedente trasferta emiliana di Piacenza, in casa della capolista Rebecchi Rivergaro. Ossia, sul seggiolone, il mantovano Gianni Prandi, coadiuvato a terra dal rodigino Giovanni Contini.