Era il quindici giugno del 2005, quando, nelle Marche, ad Ancona, i sogni della pallavolo femminile isernina venivano tarpati dal sestetto dorico agli ordini di Franco Lorenzini.
In quella sera, tra le pentre, grande amarezza e lacrime a rigare il volto delle giocatrici.
Lunedì diciassette aprile 2006. Lo scenario è più o meno lo stesso (sempre le Marche), anche se la location si è spostata di qualche chilometro (a Castelfidardo). Sono le 19:12 circa quando la palleggiatrice delle fidardensi, Anna Swiderek, serve alla schiacciatrice e capitano delle gialloblù, Chiara Negrini, un’invitante pipe. L’ipertatuata laterale di casa, però, nel colpire la palla pesta la linea dei tre metri. Nasce da qui l’origine dell’ultimo punto di un confronto che vede le europee imporsi, nettamente, tre set a zero.
E, stavolta, via alla festa. Contenuta eppure chiassosa. Sobria eppure colorata.
Così l’
Europea 92 conquista il suo obiettivo stagionale (la salvezza), con due turni d’anticipo rispetto all’epilogo della regular season.
Insomma, ciò che un anno primo le Marche avevano tolto amaramente alle isernine, ora le stesse europee l’hanno riconquistato. E con gli interessi.
Per il Castelfidardo, tra l’altro, l’Europea 92 finisce col divenire una sorta di “bestia nera”. Sia all’andata che al ritorno le gialloblù hanno dovuto cedere (e, in entrambi i casi, per 3-0) a Palazzini e socie.
Per Montemurro, peraltro, un’ulteriore soddisfazione per una meta conquistata grazie ad un ottimo lavoro sulla rosa ed ad una costante opera di valorizzazione di elementi di spessore in B1, ora divenuti fattori anche nella cadetteria.
LA CRONACA – Nonostante la giornata di festa (Lunedì dell’Angelo) il Palasport di Viale Olimpia presenta un colpo d’occhio di tutto rispetto, con una larga rappresentanza di supporters giunti a seguire le gesta delle europee.
Il primo punto della contesa è firmato da un attacco da seconda linea della palleggiatrice Swiderek. Avvio particolare di una gara che prosegue sul filo dell’equilibrio sino al terzo punto. Poi un turno in battuta di Barbara Campanari (caratterizzato da due aces) pare svelare uno scenario favorevole alle fidardensi. Sokolova, Zanolla e ancora la bulgara da seconda linea riportano Isernia a galla. Si va avanti sul filo dell’equilibrio e una fast di Serafini dà a Castelfidardo il vantaggio al primo tempo tecnico (8-7).
Sokolova da seconda linea ed un ace di Elisa Zamponi danno il vantaggio all’Europea 92 (11-9). Nella terra delle fisarmoniche, il punteggio del parziale decide di adeguarsi. Castelfidardo rientra, ma Isernia fugge nuovamente agevolata da un ace di Sansonna. Zanolla è letale in attacco, Palazzini e Vanni si fanno sentire soprattutto a muro, sporcando diverse traiettorie ospiti. Cicolari (in serata non brillantissima, chiuderà a soli tre punti) dà l’ultimo illusorio sprint alle marchigiane, quand’ecco che si entra nel Sokolova time. La bulgara firma tutti i punti finali di marca isernina nel set e chiude per il 25-22.
Ad iniziare meglio sono le locali (uno-due firmato Campanari-Negrini). Isernia, però, è sul pezzo. Zamponi fa girare al meglio le sue laterali, tenendo in caldo anche capitan Palazzini. Castelfidardo, peraltro, è molto fallosa. Sansonna, Zanolla e Sokolova picchiano forte e pian piano le molisane vanno via (16-12). La fase “block” delle pentre è micidiale, Salvagni prova a parlare con le sue e ad operare un cambio, togliendo l’evanescente Sorokaite per la serbomontenegrina, ex Vicenza, Starovic. La plava ci mette del suo, ma le europee ormai hanno preso il largo e, stavolta, è Sansonna a siglare il parziale.
Terzo set. Salvagni toglie dal campo Sorokaite per Starovic (la lituana di scuola Montesilvano rientrerà, in corso di round, per una Cicolari fallosissima in ricezione e poco produttiva in attacco). Swiderek ormai ha qualcosa solo da Campanari e Serafini, perché anche la Negrini prende ad eclissarsi.
Isernia ha la gara in mano (20-16), qualche indecisione, però, riporta le locali in gara. Le pentre danno un nuovo scossone. Salvagni decide di imbottire la difesa con Cruciani per Starovic rinunciando agli attacchi da seconda linea della serba. Così, Swiderek è costretta a lambiccarsi il cervello per trovare soluzioni degne di tal nome.
Ci prova con Negrini in pipe, ma l’ipertatuata pesta la riga dei tre metri. È il 25-23, l’avvio della festa, irrefrenabile, ma contenuta, in campo. Le isernine dedicano idealmente il successo ad un proprio instancabile supporter venafrano (Leandro), venuto a mancare nei giorni scorsi.
Montemurro scarica la tensione assieme al suo staff, abbracci e pacche sulle spalle al centro del parquet.
Citazione di merito, infine, anche per il duo arbitrale udinese composto da Daniele Rapisarda ed Alessandro Finocchiaro, coppia sempre puntuale e lucida in ogni decisione.
ULTIMA CASALINGA CON CREMONA – Ed ora, per le pentre, qualche ora di riposo. Dopodomani (giovedì 20 aprile) riprendono le sedute tecniche in vista del confronto con la Magic Pack Cremona, ultimo impegno casalingo prima del rompete le righe fissato il 30 aprile in casa della Siram Roma.
TRASFERTA ROMANA – A tal proposito, per l’ultimo atto di stagione, in sinergia e grazie all’interessamento dell’Amministrazione provinciale isernina, il sodalizio di Via Veneziale ha allestito un autobus completamente gratuito a disposizione degli aficionados delle celesti-blu.