L’
Europea 92 onora sino in fondo il suo torneo e non fa sconto alcuno. Con l’ennesimo successo tra le mura amiche (ben undici in quindici gare) le pentre festeggiano nel migliore dei modi l’acquisita salvezza, condannando, invece, alla B1 il Cremona, squadra che, anche nel capoluogo, si dimostra complesso di buona caratura.
Purtroppo, però, nel caso delle lombarde è stata pagata a caro prezzo un po’ d’inesperienza di un sestetto molto giovane sì, ma altrettanto futuribile con giocatrici (Pincerato, Decordi, Chihab) destinate ad un sicuro avvenire.
Le isernine, peraltro, non sciorinano la loro miglior pallavolo di stagione, patendo qualche calo di concentrazione e, contemporaneamente, di tensione agonistica, forse perché con la testa già al clima festoso di fine gara, eppure sono concrete e lucide nei momenti in cui c’è da esserlo. E tanto basta. In una serata in cui c’è gloria per tutte le protagoniste di stagione, gli aficionados delle celesti-blu ritrovano una Mäser tonica e concreta ed una Peluso molto ispirata.
Del resto, con qualche piccolo acciacco fisico a condizionare la prestazione di alcuni elementi, però, l’importante – come asserito in seno al sodalizio di Via Veneziale – era ottenere un successo. Che, puntualmente, è arrivato.
LA CRONACA – L’avvio è all’insegna dell’emozione, nel commosso ricordo di Leandro Verzieri, supporter sempre vicino alla causa della pallavolo rosa del capoluogo. Il capitano delle isernine, Maura Palazzini, durante il minuto di raccoglimento in suo onore, va a depositare un mazzo di fiori sul posto cui lo stesso era affezionato.
Il primo punto delle isernine è firmato Vania Sokolova. La bulgara sa che, per lei, questa potrà essere una serata speciale, col raggiungimento dei seicento punti.
Cremona, però, non ci sta a fare la figura della comparsa. Giannetti sprona le sue. Chibab, Rania, Decordi e Bacchi picchiano forte e due errori da seconda linea di Sokolova portano le ospiti a 4 alla prima sospensione tecnica. Cremona accelera, Isernia si smarrisce in ricostruzione e nella correlazione muro-difesa. Montemurro allora tira fuori Zanolla ed inserisce Mäser.
Cremona tiene il suo vantaggio, incrementandolo anzi a sei lunghezze. Il trainer materano allora sostituisce Vanni con Genangeli e poi cambia manico in regia con Peluso per Zamponi. Isernia, però, è come sulle gambe. Sokolova e Mäser provano a rianimarla. Ma è Decordi a chiudere ogni discorso con un attacco in super da posto quattro (25-20).
Secondo parziale. È ancora Cremona a partir forte, ma Isernia rinviene e pareggia a quota sei con una fast di Palazzini. Le lombarde sprintano alla sospensione tecnica, ma le pentre rinvengono e acquisiscono il primo vantaggio con Vanni a muro (12-11). Le europee sono a 3 alla seconda sospensione tecnica, ma qualche incertezza riporta sotto Cremona e così si entra in parità alla soglia del ventesimo punto. Vania Sokolova decide che è ora di dare un senso alla serata e prende in mano le sorti del parziale. In attacco prima e in battuta, alla fine (l’ace del 27-25), l’universale di Montana chiude i conti.
Terzo set. Montemurro lo inizia in pianta stabile con Peluso per Zamponi e Zanolla per Sansonna. Isernia parte forte, Cremona rinviene. Un muro dell’alzatrice senese ed un attacco del martello estense, però, consentono alle isernine il più quattro alla prima sospensione imposta dal regolamento.
Le gialloblù ospiti si riportano sotto. Pare quasi di assistere ad una gara da “gatto col topo”. Nel frattempo, arriva anche la notizia del successo del Corridonia a Collecchio (unitamente al seicentesimo punto stagionale di Sokolova) e con l’Isernia che dilaga, va pian piano spegnendosi la convinzione tra le cremonesi. Bacchi prova a tener su le sue. Due conclusioni da seconda linea di Sokolova ed un attacco out di Chibab (dopo un inizio convincente, la maghrebina va man mano calando) lasciano ad Isernia il 4. Vogel è assente e Giannetti decide che è l’ora di tenerla in panca, dopo una strigliata di quelle da far tremare le vene nei polsi, dando spazio a Carminati (sarà lei a tenere il posto sul mondoflex sino al termine). La firma sul parziale è quella di Mäser, che manda in visibilio il Palasport pentro.
Cremona è imbambolata. Giannetti rialza le sue nell’intervallo. In casa Europea 92, la quarta frazione vede in campo Genangeli per Vanni. L’avvio è sul filo dell’equilibrio. Poi le ospiti fuggono, venendo riprese a 16. Ancora lombarde in fuga, ma un cinque a zero casa (con, all’interno, una veloce ed un muro di Genangeli) fa avvicinare le isernine alla meta.
Capitolo chiuso? Assolutamente no. Cremona tira fuori la forza della disperazione, Isernia, però, risponde colpo su colpo. Montemurro concede la standing ovation a Sokolova, inserendo, al suo posto, Moncada. Due invasioni a rete (Mäser di qua, Chihab di là) chiudono il confronto. Giannetti, in coda, ha qualcosa da dire (e a brutto muso) sia ad Orpianesi che Perdisci, ma, poi, si siede in panca e ripensa ad un’intera stagione.
Sull’altro fronte, invece, ha inizio la festa. Quella di una squadra che, giocatrice per giocatrice, ringrazia l’intero pubblico isernino, andando a dare il cinque agli spettatori in un giro di campo “all’americana” cui è chiamata ogni singola componente della rosa.
CHIUSURA DI STAGIONE A ROMA CON LA SIRAM – L’ultimo impegno di campionato si chiama ora Siram Roma. Le isernine si recheranno domenica al PalaFonte con l’obiettivo – come dirà Montemurro a referto chiuso – «di riscattare quel 3-2 patito all’andata, che non ci è andato affatto giù». Che all’orizzonte si guardi alla sesta piazza?
AUTOBUS ESAURITO – Nella Capitale, le pentre saranno accompagnate da un massiccio numero di sostenitori a seguito. Nel Palasport, infatti, sono andate esaurite le prenotazioni per l’autobus di tifosi che partirà alla volta di Roma.