Europea 92 Isernia: l'esperienza alla Girl League
Autore: Lega Volley Femminile
2 Giugno 2006

Dicono che i sogni siano desideri. Dicono.
Dicono pure che inseguire una realtà sino in fondo porta spesso ad ottenerla. Già, dicono.
Ma dicono anche che non bisogna arrendersi mai, perché, prima o poi, i risultati arrivano. E così è.
Il Molise recupera smalto nel settore giovanile pallavolistico e lo fa con l’Europea 92, che supera il settore giovanile delle campionesse d’Italia della Foppapedretti Bergamo, nella prima partita della “Girl League”, la serie A delle giovani, nello specifico under 18.
Nel torneo in corso di svolgimento a Vicenza (chiusura domenica), cui prendono parte, peraltro, alcuni nomi già protagonisti quest’anno nella massima serie (due esempi su tutti: Carolina Costagrande nelle fila del Conegliano, Indre Sorokaite in quelle del Castelfidardo, Serena Malvestito, in forza a Pavia, ma prodotto di scuola S. Orsola) le europee si fanno onore appieno e superano quella Foppapedretti Bergamo, società con in bacheca l’ultimo tricolore.
Un successo che lancia le pentre tra le prime otto d’Italia, indipendentemente dall’esito del secondo confronto (in programma alle ore 20) contro le campionesse uscenti dell’Asystel Novara della palleggiatrice Corbellini, mvp dell’edizione 2005, e della centrale Malvestito.
LA CRONACA – Lo starting six prevede la fiducia per la Pellegrino in cabina di regia con Morena Muzzo opposta, le centrali sono Papiccio e Fraraccio, all’ala agiscono De Crescente (giocatrice adattata martello, in quanto centrale di origine) e Boffa, libero Matticoli.
Dall’altra parte, le orobiche presentano una squadra molto fisica con la lunghissima (la sedicenne di oltre 190 centimetri!) Cagninelli ad agire da prima banda e a creare non poche difficoltà alla seconda linea isernina.
Le pentre partono bene e sono sopra di uno (8-7) al primo time-out tecnico. Poi, la grandeur delle orobiche ed un qual certo timore reverenziale producono un danno psicologico nelle molisane. La Foppa va su di quattro alla seconda sospensione tecnica (16-21), allungando 21-14 e chiudendo con nove margini di lunghezza.
Tra le “europee”, allora, arriva il momento di parlarci su. Montemurro prova a disegnare nuove strategie, Piccirillo e Franceschi studiano le mosse avversarie a menadito. Muzzo e socie ci mettono il cuore e danno vita ad una prova collettiva tutta sostanza.
In particolare, la campana prende su di sé buona parte del peso offensivo di squadra. Le isernine prendono punti di distacco in avvio e li portano in fondo, con qualche altalena, sia nel secondo che nel terzo set.
L’Isernia così porta a casa due punti che significano convinzione, morale ed entusiasmo.
Ora, il confronto decisivo tra le europee e le asystelle (anche loro impostesi sulle orobiche nel primo confronto per 2-1).
SODDISFAZIONE SOCIETARIA – Grande fermento tra i dirigenti presenti in Veneto e tra quelli rimasti in Molise per la notizia. Mimmo Cicchetti, mente sportiva del sodalizio di Via Veneziale, si è così espresso: «il lavoro paga sempre e questa è la perfetta dimostrazione che il nostro vivaio è all’avanguardia e che il Molise può riconquistare, pian piano, le posizioni perdute in ambito nazionale».


 

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